Come sarà l’auto del domani

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Lo scorso 21 ottobre si è svolto a Milano, presso l’Auditorium Bosch, il secondo evento di #FORUMAutoMotive, dedicato al confronto e al dibattito sui temi legati al mondo dell’automobile, al suo mercato, alla sua innovazione; e in particolare, si è posto l’accento sulla questione (tradizionale) della sicurezza. Nello specifico, in questo articolo, vogliamo raccontarvi di una delle relazioni che sono state presentate nel corso della giornata: quella di “C.A.S.E – Connected, Autonomous, Shared ed Electrified, verso il futuro dell’auto”, a cura della società di consulenza AlixPartners, che ha curato un’analisi su quello che sarà, come dice il titolo stesso, il futuro dell’auto, alla luce dello stato del mercato e della richiesta dei consumatori.

 

L’auto del domani sarà connessa e autonoma

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A partire dall’analisi dei dati di mercato, secondo la quale è previsto un rallentamento della crescita delle vendite, dovuta anche alla saturazione del mercato cinese e della recessione russa, la ricerca racconta di un mercato dell’auto caratterizzato da “un’ondata di consolidamenti e alleanze, non solo tra produttori di automobili, ma anche con fornitori e nuovi operatori del settore della tecnologia”. Le auto del futuro, pertanto, saranno connesse, autonome, condivise ed elettriche: entro il 2018 il mercato delle connected raddoppierà il volume degli affari stimati nel 2014 attorno ai 20 miliardi di euro, e crescerà ogni anno progressivamente del 20&. Oggigiorno, possiamo già constatare come i veicoli stiano progredendo verso l’integrazione di tecnologie che consentano loro di connettersi a internet, tramite hotspot o smartphone; ed è molto probabile che entro il 2025 ogni auto in vendita disporrà di soluzioni di tecnologia integrata. Per quanto riguarda lo sviluppo della guida autonoma, la tecnologia sarà integrata probabilmente entro cinque-dieci anni alle funzionalità già disponibili sui veicoli, come l’assistenza nei parcheggi, l’adaptative cruise control e il mantenimento della corsia di marcia. Tuttavia, la famosa “auto che si guida da sola” potrebbe non essere accessibile prima del 2035, quando saranno finalmente superati i vincoli infrastrutturali e legislativi che ne consentando la distribuzione.

 

L’auto del domani sarà condivisa e (non troppo) elettrica

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Nel frattempo,il car sharing è diventato frequentemente sperimentato da tutti i costruttori, soprattutto in collaborazione con le società di noleggio auto: negli ultimi otto anni, questo mercato è fino a raggiungere 4,9 milioni del 2014 di utente, crescendo ogni anno del 39%. Inoltre, molti costruttori stanno approcciando al car sharing innovando le loro strategia, sia investendo con veicoli a uso specifico che con nuovi modelli di business, come ad esempio Uber. Si prevede che gli utenti dei servizi di car sharing superino i 26 milioni di unità nel mondo entro il 2020. Per quanto riguarda la propulsione elettrica, quale sarà il futuro dell’auto? A quanto pare, il mercato delle auto elettriche rappresenterà ancora una nicchia nel futuro prossimo. Si prevede, tuttavia, che entro il 2025 un innalzamento della domanda con tassi di crescita annuali non dissimili da quelli che hanno contraddistinto il car sharing negli ultimi anni, portando così al consolidamento del mercato dei veicoli a immissioni zero, superando così gli ostacoli storici dello sviluppo di queste tecnologie: la quasi assenza di infrastrutture di ricarica sulla rete stradale; la bassa autonomia e gli elevati prezzi delle batterie; e il loro gravoso peso sui costi di produzione. I modelli ibridi e plugin, che le case automobilistiche hanno cominciato in questi anni a proporre sul mercato globale, andranno gradualmente a sostituire gli attuali modelli alimentati a benzina o diesel.

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E voi, che tipo di auto del domani vorreste? Più connessa, più autonoma, più condivisa o più elettrica? Raccontateci la vostra opinione sulle nostre pagine Facebook, Twitter o Google+… Vi aspettiamo!

 

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