5 luoghi che non sembrano reali

Tutti rimaniamo sorpresi dalle bellezze che madre natura ci mette continuamente davanti agli occhi: un cielo stellato, un tramonto infuocato, montagne maestose dalle forme più improbabili. Eppure, ci sono alcuni luoghi del pianeta che, pur guardandoli coi nostri occhi, stentiamo a credere veri.

Oggi vogliamo proporvi 10 luoghi che sembrano usciti da un film di fantascienza, che ci aspetteremmo di trovare su un pianeta alieno. Forme e colori che di terrestre hanno ben poco, luoghi spesso estremi e inaccessibili. Cominciamo!

1. Socotra – Yemen

A largo del Corno d’Africa, poco distante dalla Somalia, esiste un’isola in cui il tempo si è fermato. Sebbene faccia parte della placca africana, Socotra è un territorio yemenita, abitato quasi esclusivamente da tribù di allevatori e pescatori che per millenni sono rimasti isolati dal resto del mondo.

Proprio per questo, chiunque visiti l’isola, descrive l’esperienza come un vero e proprio viaggio nel tempo, non solo per via del fatto che gli abitanti dell’isola vivono secondo tradizioni e usi antichissimi, ma anche perchè l’isola è una vera e propria capsula del tempo della natura. Oltre a vantare una quantità altissima di specie endemiche, molte delle quali risalenti addirittura al Terziario, l’isola possiede una conformazione unica. Moltissimi parlano di panorami alieni, distopici, altri, più semplicemente, dell’isola più bella del mondo.

Simbolo indiscusso di tutti i racconti sull’isola è “l’albero del sangue di drago di Socotra”, una specie antichissima che vive solo su quest’isola, dalla caratteristica chioma a ombrello sorretta da una complessa e affascinante ramificazione. Il nome deriva dalla sua caratteristica resina rossa che, secondo un’antica tradizione, ha origine nel sangue dei draghi che anticamente battagliarono nei cieli di Socotra.

Raggiungere l’isola è difficilissimo, motivo per cui il turismo è molto scarso e l’ambiente perfettamente preservato. Si è infatti obbligati ad imbarcarsi su aerei umanitari, non esistendo attualmente voli commerciali diretti sull’isola, che possiede un aeroporto solamente dal 1999.

2. Dallol – Etiopia

Nella depressione della Dancalia, in Etiopia, esiste un vulcano che ha dato origine a uno dei luoghi più suggestivi del pianeta. Una landa desertica e salina, resa quasi inaccessibile dalle temperature estreme che la rendono di fatto il luogo più caldo del mondo.

Nonostante sia uno dei luoghi meno ospitali della terra, quest’area risulta abitata dalla popolazione nomade degli Afar, che si dedica all’estrazione del sale e al suo trasporto a dorso di dromedari. Essendo il business del sale un affare piuttosto redditizio, non sono rari i conflitti per quello che viene chiamato “oro bianco”.

Se non temete il caldo, allora quello che potrete ammirare sarà uno scenario unico, costituito da formazioni saline di diverso tipo, molte delle quali colorate di giallo dallo zolfo presente nel terreno, dando luogo a un vero e proprio panorama extraterrestre dal sapore vagamente luciferino.

3. Il deserto del Namib – Namibia

È uno dei deserti più antichi del mondo, ma soprattutto uno dei più affascinanti. Si estende su una superficie di circa 55.000 km² sulla costa occidentale della Namibia ed è infatti famoso per le sue dune affacciate sul mare. È in gran parte disabitato, fatta eccezione per alcuni insediamenti umani che sopravvivono grazie al turismo e all’estrazione di minerali quali diamanti, tungsteno e sale.

Le precipitazioni sono estremamente scarse e la vegetazione è perfettamente adattata al suo clima secco. Simbolo di questo deserto è la Welwitschia Mirabilis, caratterizzata da lunghissime foglie che possono crescere anche fino a 5 metri di lunghezza.

Nella parte più a nord è presente una catena montuosa che da luogo a diversi canyon e a incredibili formazioni rocciose, come la famosa Moon Valley. Sempre nella parte più settentrionale si verifica un fenomeno molto particolare: le correnti fredde dell’oceano incontrano l’aria calda del deserto, dando luogo a fitte e caratteristiche nebbie. La zona di mare in quest’area è chiamata “Skeleon Coast“, per via dei numerosi naufragi provocati da questa nebbia. Alcuni di questi relitti si trovano a decine di metri nell’entroterra, a testimonianza dell’incessante avanzare delle sabbie verso il mare.

4. Hormuz – Iran

Anche chiamata “Isola Arcobaleno“, l’isola di Hormuz è un vero e proprio florilegio di colori, dovuti alle stratificazioni geologiche emerse dal mare con il passare del tempo e contenenti almeno 70 minerali diversi. Il colore predominante sull’isola è tuttavia il rosso rubino, dovuto all’elevata presenza di ossido di ferro rilasciato dall’ematite, un minerale qui molto abbondante. Questo colora gran parte del terreno e dona inoltre una tinta rossastra all’acqua del mare che vi sbatte contro.

Il fascino dell’isola è rappresentato non solo da questa sua particolare colorazione, ma anche dalle sue incredibili formazioni saline che creano dei veri e propri paesaggi marziani. Questi sono costituiti da strutture complesse e coloratissime, dove scorrono fiumi color ocra circondati da lucenti pareti di sale e stalagmiti rosso cremisi.

Hormuz è l’isola perfetta per gli amanti della fotografia, poichè è in grado di regalare panorami unici e fuori dall’ordinario, oltre ad essere frequentata da pochissimi turisti durante l’anno.

5. Zhangjiajie – Cina

Nella provincia dello Hunan, nella Cina più interna, esiste una piccola città montana che negli ultimi anni è diventata una delle mete preferite degli appassionati di trekking di tutto il mondo. Nei dintorni della città di Zhangjiajie, infatti, sono presenti diverse aree protette caratterizzate da elementi naturali unici. Le famose montagne sospese presenti nel film Avatar sono infatti ispirate alle montagne presenti nell’area, uno spettacolo unico al mondo.

Il parco naturale in questione si trova a circa 40 chilometri dalla città ed è stato inserito tra i patrimoni mondiali dell’umanità dall’UNESCO. Oltre alle incredibili meraviglie della natura, all’interno del parco esistono alcune strutture umane da record. L’ascensore Bailong, ovvero il più alto ascensore in vetro del mondo, permette di raggiungere in poco tempo un’area panoramica mozzafiato nella valle di Yuanjiajie.

Per raggiungere la cima del monte Tianmen, dovrete prendere la funivia più lunga del mondo. Oltre 7 chilometri in sospensione che vi permetteranno di godere appieno di tutta l’area. In alternativa, potrete percorrere a piedi la strada delle 99 curve, per poi salire i 999 scalini che vi porteranno fino alla “Porta del Paradiso“. Qui potrete infine percorrere la passerella in vetro più lunga del mondo, un’esperienza da brividi che non potrete rivivere altrove.

Tags di questa storia
, , , , ,
Altri articoli di Daniele Cavalieri
Local Guide: Desenzano del Garda in collaborazione con “Goccia di Lago”
Quale miglior modo di scoprire un luogo che attraverso gli occhi di...
Continua a leggere
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *