I castelli di Modena

I Castelli di Modena sono numerosi e tutti meritano una visita almeno una volta nella vita: ecco i nostri suggerimenti.

Conosciamo l’Emilia-Romagna per la sua cucina, una delle migliori del mondo; per le città piene di storia, come Bologna, Parma, Reggio Emilia e Modena, per le eccellenze del suo territorio a livello produttivo (come non citare la Ferrari), ma in questa regione sdraiata ai piedi della Pianura Padana offre anche molte altre meravigliose opportunità di scoperta, per un viaggio, una gita, un weekend fuori porta. Ad esempio la zona di Modena, tra le tante cose, è anche un territorio ricco di castelli bellissimi, costruzioni medievali conservate meravigliosamente e radunate sotto l’ente dell’Unione di comuni Terre di castelli. Eccone alcuni da visitare.

Il Castello di Levizzano – Castelvetro di Modena

Foto Nacchio Brothers

Il Castello di Levizzano sorge a pochi chilometri dal grazioso borgo di Castelvetro di Modena. Incastonato tra le dolci colline della zona fu eretto alla fine del IX secolo come struttura fortificata: c’era una cinta muraria e al centro la Torre Matildica, più a sud una cappella dedicata ai SS. Adalberto e Antonino. Nel XII secolo il castello fu ampliato: accanto alla torre venne costruito il Palazzo feudale per sostituire la torre come residenza, durante questi lavori venne realizzata anche una galleria sotterranea che unisce il palazzo alla torre.

Ma i lavori continuarono nel corso dei secoli: la residenza fu ampliata, con la costuruzione delle bellissime “Stanze dei Vescovi” sul cui soffitto è realizzato in legno, con disegni ricercati, mentre sui muri si trovano affreschi rinascimentali di grande valore. 

Come arrivare:

Dall’autostrada A1 uscite a Modena Sud e proseguite verso destra in direzione Modena. Superate il cavalcavia dell’autostrada e girare a sinistra in Strada Medicina, seguendo la direzione San Vito e Castelvetro di Modena. Una volta raggiunta la località San Vito, girate a destra e continuate a seguire le indicazioni per Castelvetro di Modena. Il castello si trova a 25 km da Modena, 8 km da Maranello e 40 km da Bologna km 40.

 

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La Rocca di Spilamberto

Foto Nacchio Brothers

La Rocca è il centro del piccolo comune di Spilamberto (dove trovate anche un museo dell’Aceto Balsamico). Nasce come complesso difensivo, il cui nucleo più importante era una grossa torre costruita dai modenesi nel XIII secolo per difendersi dai bolognesi. Nel 1353 il castello venne donato alla famiglia Rangoni, che lo trasformò nella forma attuale, un quadrilatero fortificato con pianta regolare sormontato da torri con merlature e caditoie. Ancora oggi è possibile vedere delle tracce dell’antico ponte levatoio e delle vecchie mura. Il periodo di maggior splendore fu tra a cavallo tra il XV e il XVI secolo, quando divenne la residenza di Niccolò Rangoni, Signore di Spilamberto. In quel periodo il castello venne definito “Vago palazzo” per la magniloquenza degli arredi e delle pitture che era possibile trovare dentro al palazzo, fuori e nel cortile. Il clima ideale, grazie alla vicinanza al fiume Panaro lo ha reso luogo di transito per molti personaggi illustri del tempo. 

Come arrivare:

Dall’autostrada A1 prendete l’uscita Modena Sud, immettendovi direttamente sulla SP 623 del Passo Brasa, che collega Modena a Vignola. Dopo circa 3 chilometri in direzione sud incontrerete il centro storico di Spilamberto. Dista 16 km da Modena e 30 km da Bologna.

La Rocca di Vignola

Foto Nacchio Brothers

Non è certa la data di costruzione della Rocca di Vignola, ma è probabile che possa essere stata edificata immediatamente dopo la fine della dinastia Carolingia per difendersi dalle invasioni degli Ungari. In quel periodo in tutta la zona vennero innalzate torri e costruzioni fortificate. L’edificio rimase ad uso unicamente militare fino al 1401, quando Uguccione Contrari lo ricevette in dono dal signore di Ferrara. Nei successivi 20 anni la Rocca si trasformò completamente, passando dall’essere un fortino difensivo a diventare una lussuosa dimora riccamente decorata. 

Dall’Ottocento invece il castello divenne sede delle istituzioni cittadine: il Municipio, la Biblioteca, la banca. Questo permise un costante lavoro di restauro e conservazione che  ha permesso di mantenere viva fino ad oggi l’intera struttura. Al piano terra e al primo piano è possibile visitare le sale con affreschi del XV secolo, mentre nella Cappella si trova un prezioso ciclo di affreschi del periodo tardogotico raffiguranti le Storie di Cristo e attribuiti al “Maestro di Vignola”.

Come arrivare:
Per chi viaggia da nord: dal casello Modena Sud dell’Autostrada A1 proseguite in direzione Spilamberto/Vignola per 15 chilometri; per chi viaggia da sud: dal casello di Casalecchio di Reno, proseguite direzione Bazzano/Vignola per 25 chilometri.

 

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Il castello di Guiglia – Guiglia

Come molte altre strutture fortificate del modenese, anche il Castello di Guiglia fu teatro di battaglie, incendi dolosi e casuali, rivalità cittadine e anche terremoti che ne modificarono profondamente la prima costruzione originale nel corso degli anni.

Fu Francesco Montecuccoli ad iniziare un restauro radicale del castello nel 1630, trasformandolo da una antica rocca difensiva ad una raffinata e opulenta residenza nobiliare. Nel corso dei secoli poi, il Castello di Guiglia attraversò vicende complicate, fino a diventare addirittura un albergo.

A sormontare il castello c’è una grande torre quadrata, anticamente conosciuta come “Torre del Pubblico” e oggi nominata dell’Orologio. La campana che si trova sotto il tetto è del 1535, mentre la chiesa del borgo di Guiglia è del 1474. Il Castello si trova nel Parco Regionale di Sassi di Roccamalatina, un ambiente naturale poco conosciuto ma che merita sicuramente una visita.

Come arrivare: Dall’Autostrada A1 prendere l’uscita Modena Sud e continuare sulla SS 623 del Passo Brasa. Distanza da Modena Km 34, da Bologna Km 47.

Il Castello di Montetortore – Zocca

Foto Nacchio Brothers (nella foto la chiesa di Zocca, altro luogo architettonico di grande interesse del piccolo centro vicino Modena)

Citato per la prima volta nel 1179, l’origine del nome è incerta, la versione più plausibile è che derivi da Mons trium turrium, ovvero monte delle tre torri. Data la posizione strategica e favorevole, sia il castello che il piccolo borgo vennero a lungo contesi da i comuni di Modena e Bologna. La fortificazione si trovava infatti in un punto aperto che permetteva di avere una vista su tutta la zona. Distrutto nel ‘200, venne ricostruito, attraversando nel corso dei secoli vari periodi di incuria, tuttavia ancora oggi è possibile apprezzare alcune testimonianze dell’antico edificio come resti di muri, un bellissimo portale e una delle torri. La chiesa del Castello è stata interamente ristrutturata: la sua architettura è particolare, avendo visto diverse fasi di costruzione intorno ad un primo nucleo realizzato nel quattrocento, di cui è arrivato fino a noi un portale in arenaria.

 

Come arrivare:
Arrivando da nord: Prendete l’autostrada del Brennero A22, in prossimità di Modena continuate sull’autostrada A1, uscendo a Modena Sud. Da lì continuate sulla SP 623 e superato il comune di Vignola, proseguite fino a Zocca. Arrivando da sud: Percorrete l’autostrada A1 in direzione Bologna ed uscite a Sasso Marconi. Da lì proseguite per Porretta Terme sulla SS 64. Una volta arrivati a Pian di Venola svoltate a destra in direzione di Tolè, da qui continuare seguendo indicazioni per Zocca.

 

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