Catania, storia e cultura ai piedi dell’Etna

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Catania, comune italiano di circa 315mila abitanti è il centro di una città metropolitana di un milione e 250mila abitanti, il centro di maggiore conurbazione in Sicilia, noto come “Sistema lineare della Sicilia orientale”. Catania è il comune non capoluogo di regione più popoloso d’Italia. Fondata nel 729 a.C. dai Calcidesi, vanta una storia millenaria e avventurosa caratterizzata da svariate dominazioni, i cui resti ne arricchiscono oggi il patrimonio artistico, architettonico e culturale, e interessata dalle eruzioni vulcaniche del vicino Etna e da terremoti. Il suo centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, , in virtù del prestigio delle architetture barocche che lo contraddistinguono, nel 2002. Vi abbiamo già raccontato di alcuni siti interessanti della città e della provincia. Oggi ci dedichiamo con più attenzione alle attrazioni che rendono questa una delle città più belle e importanti in Italia (forse anche in Europa).

 

Cattedrale di Sant’Agata

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Cominciamo con il più importante edificio di culto della città, l’imponente Cattedrale di Sant’Agata. L’edificio, sito in Piazza del Duomo, risale agli ultimi anni dell’XI secolo, costruita sulle rovine di antiche terme romane (visitabili all’interno del Museo diocesano). Nel corso della sua lunga storia, la chiesa ha spesso subito gli effetti devastanti dei terremoti che hanno colpito la città: nel 1693, una delle più terribile scosse che l’area della Val di Noto ricordi, la chiesa fu quasi completamente distrutta. Per questa ragione, la parte normalla della chiesa rimasta si riduce a pochi resti; mentre la chiesa attuale è stata edificata secondo i canoni dello stile barocco, attraverso un lungo lavoro di ricostruzione, protrattosi per tutto il secolo XVIII, fino al 1804, data di riapertura dell’edificio. Al suo interno sono custoditi, oltre alle reliquie della Santa, molto amata in città, i monumenti funerari di alcuni importanti membri della casata aragonese, tra cui Costanza di Aragona; e quello del compositore italiano Vincenzo Bellini.

Piazza del Duomo

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La chiesa, come abbiamo detto, si trova in Piazza del Duomo, uno dei luoghi più importanti della città. In essa confluiscono tre strade, ovvero la via Etnea, storica asse cittadina, via Giuseppe Garibaldi e via Vittorio Emanuele II La Cattedrale sorge sul lato orientale della piazza, mentre sul lato nord troviamo il palazzo degli Elefanti, l’attuale Municipio. Dall’altro lato sono collocate la famosa fontana dell’Amenano, bagnata dalle acque dell’omonimo fiume sotterraneo che scorre sotto la città di Catania e che è possibile ammirare in alcuni punti, tra cui la fontata stessa; e il palazzo dei Chierici, collegato al Duomo da un passaggio che corre sulla porta Uzeda. Nel palazzo del Seminario dei Chierici, attiguo alla Cattedrale, ha sede il Museo diocesano di Catania. Dalle terrazze del Seminario e di Porta Uzeda si possono ammirare due splendidi panorami: da un lato, la piazza del Duomo con la fontana dell’Elefante, via Etnea e il monte Etna sullo sfondo; dall’altro, le mura con la Porta di Carlo V (l’unico tratto conservato dell’antica cinta muraria cittadina) e il porto di Catania con gli archi della Marina fino al castello Ursino. Al centro della piazza si trova il simbolo di Catania: una statua in pietra lavica raffigurante un elefante, sormontata da un obelisco, posta al centro di una fontana in marmo.

 

Chiesa di San Benedetto

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La chiesa di San Benedetto, costruita nel XVIII secolo, si trova in via dei Crociferi, ed è celebre soprattutto per la scalinata dell’Angelo, uno scalone marmoreo di ingresso, adorno di statue raffiguranti alcuni angeli, e cinto da una bellissima cancellata in ferro battuto. La chiesa fa parte del complesso conventuale delle suore benedettine che comprende anche la badia maggiore e la badia minore, collegate da un ponte coperto che sovrappassa la via dei Crociferi. La storia della chiesa, pertanto, è strettamente legata alle vicende del convento, il susseguirsi delle badesse e gli eventi legati ai cataclismi, alle distruzioni e alle ricostruzioni della città. All’interno della chiesa si conservano affreschi di Sebastiano Lo Monaco, di Giovanni Tuccari e di Matteo Desiderato, artisti molto attivi e importanti in città, esponenti della pittura barocca, che coprono interamente la volta dell’unica navata della chiesa e raffigurano scene della vita di san Benedetto.

 

Castello Ursino

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Il castello Ursino, voluto da Federico II di Svevia fu edificato fra il 1239 ed il 1250. Il maniero apparteneva a un complesso sistema difensivo costiero della Sicilia orientale che comprendeva il castello Maniace di Siracusa e quello di Augusta; e doveva anche rappresentare il simbolo dell’autorità e del potere imperiale svevo in una città spesso ostile e ribelle a Federico. Il maniero sarebbe stato costruito sulla riva del mare per volontà di Federico II, e il suo nome deriverebbe proprio dall’etimo latino Castrum Sinus, ovvero il “castello del golfo”. All’interno del castello si vissero alcuni dei momenti più importanti delle Guerre del Vespro, che avrebbero portato alla cacciata degli Angioini dall’isola siciliana. Re Federico III, a partire dal 1296, abitò il maniero, facendone la corte aragonese, e così fecero anche i successori Pietro, di Ludovico, Federico IV e Maria (tutti oggi ospitati all’interno della Cattedrala di Sant’Agata). Il castello fu dimora reale del casato Aragona di Sicilia fino al 1415. Dal XVI secolo, il castello vide sempre più indebolito il suo ruolo militare, diventando temporaneamente dimora di viceré, mentre una parte di esso fu adibito a prigione. Nel XVIII secolo, il castello ospitò le guarnigioni militari prima piemontesi e poi borboniche, e rimase prigione fino al 1838, quando il governo borbonico vi apportò restauri che finirono con l’occultare sempre più l’originaria struttura sveva. Acquisito nel 1932 dal comune e sottoposto a restauri atti a recuperare il suo aspetto originale, il castello, dal 20 ottobre 1934 fino ai giorni nostri, è adibito a museo civico di Catania.

 

Chiesa della Collegiata

cataniaLa Basilica Maria Santissima dell’Elemosina è una chiesa tardo barocca, ubicata nei pressi di piazza Università, salendo per via Etnea. Come gran parte della città di Catania distrutta dal terremoto del 1693, è un edificio costruito nei primi anni del ‘700, il cui prospetto è un magistrale esempio di barocco catanese, sulle rovine di una piccola edicola dedicata a Santa Maria dell’Elemosina, frequentata dai re aragonesi e dalla loro corte e intitolata “Regia Cappella” nel 1396. Il progetto settecentesco ribaltò l’orientamento del nuovo edificio rispetto al precedente, con la facciata disposta lungo l’attuale via Etnea. Questa nuova collocazione consentiva alla chiesa di affacciarsi sulla via più larga e importante della “nuova” Catania ricostruita.

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Quali sono le vostre attrazioni di Catania? C’è qualcosa che secondo voi abbiamo dimenticando, parlando della città etnea? Aspettiamo i vostri suggerimenti e commenti sulle nostre pagine Facebook, Twitter o Google+… Vi aspettiamo!

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