Ecco cosa vedere in Liguria!

Vernazza

Se amate i colori pastello e siete abbastanza romantici da preferire un tramonto sul mare a un’aperitivo in centro, la Liguria fa sicuramente al caso vostro! Ecco 5 luoghi in cui liberare il proprio animo più poetico e dove prima di voi hanno sostato artisti e uomini di cultura, folgorati anch’essi da cotanta pittoresca visione!

Il Golfo dei Poeti

Il golfo della Spezia, meglio conosciuto come il “Golfo dei Poeti”, prende il nome dalla mole di artisti che hanno sostato in questo meraviglioso golfo nei secoli passati, tra cui Lord Byron e Percy Bysshe Shelley, solo per citarne alcuni. Il termine fu coniato dal commediografo Sam Benelli in occasione della morte del poeta Paolo Mantegazza: “Beato te, o Poeta della scienza che riposi in pace nel Golfo dei Poeti. Beati voi, abitatori di questo Golfo, che avete trovato un uomo che accoglierà degnamente le ombre dei grandi visitatori” riferendosi forse più sentitamente a Shelley che morì durante una tempesta in mare, mentre con la sua goletta, “l’Ariel”, raggiungeva proprio San Terenzo, nel Golfo dei Poeti. San Terenzo è solo uno degli incantevoli borghi che fanno da cornice ai 4,5 kilometri di costa in cui si estende il golfo. Da citare (e possibilmente visitare!)  Lerici, Tellaro, Fiascherino e Portovenere, quest’ultimo una vera e propria perla del mar Ligure insieme all’arcipelago formato dalle isole Palmaria, Tino e Tinetto.

Portovenere prende il nome da un tempio dedicato all’omonima dea, sito su un promontorio lì dove oggi sorge la chiesa di San Pietro. La presenza della dea Venere in quel tratto costiero è probabilmente giustificata dalla grande quantità di spuma che si veniva a creare sotto al promontorio, rievocando le circostanze in cui secondo la leggenda Venere emerse dalle acque. Ed è proprio uno degli ospiti più illustri di questa terra, Sandro Botticelli, ad aver ritratto questa vicenda nel suo più celebre dipinto, “La nascita di Venere” appunto. A quei tempi il golfo era ancora conosciuto con l’antico nome di “Golfo di Venere”, e forse questo, assieme all’infatuazione per la sua vicina di casa Simonetta Vespucci, aristocratica genovese dal fascino ammaliatore, spinse il Botticelli a vedere in lei la Venere che oggi tutti conosciamo, consacrandola a divinità in un paradiso terreno che vede sullo sfondo il golfo della Spezia, dove si possono riconoscere il promontorio di Fezzano, quello del Pezzino, quello del Varignano con sullo sfondo l’Isola Palmaria.

E questo probabilmente dovrebbe bastare a farvi drizzare i capelli, ma se non bastasse, ricordiamo anche un’altro grande artista che rimase affascinato da queste terre: Joseph Mallord William Turner. I suoi celebri dipinti, che a onor del vero ritraggono per lo più navi disperse alla mercè di burrascose tempeste, hanno avuto spesso per soggetto le acque di questo golfo, in particolar modo quando si trovò a dover illustrare il “Pictoresque Tour of Italy” di James Hakewill.

Le Cinque Terre

Anticamente venivano definite “terre“, oggi ci riferiamo a loro come ai 5 borghi più caratteristici di tutta la riviera ligure di levante, nell’ordine: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Incastrati tra le insenature della frastagliata costiera e le pareti collinari terrazzate dagli agricoltori che col tempo hanno modellato un paesaggio suggestivo e romanticissimo, le Cinque Terre rappresentano un susseguirsi di incantevoli cartoline. A fare da cornice per tutto il tratto costiero è la caratteristica ferrovia regionale che, attraverso una serie di gallerie che si districano lungo la costa ed a tratti esposta letteralmente a picco sul mare, rappresenta l’alternativa più romantica per giungere alle Cinque Terre.

Insieme alla già citata Portovenere e alle isole di Palmaria, Tino e Tinetto, le Cinque Terre sono state da tempo dichiarate “Patrimonio mondiale dell’umanità” dall’UNESCO. Impossibile il contrario dopo aver percorso la “Via dell’amore”, un sentiero a picco sul mare dai panorami mozzafiato, che in poco più di un chilometro congiunge Riomaggiore a Manarola. La Via dell’amore è la parte più caratteristica del ben più lungo “sentiero azzurro”, che si snoda lungo tutta la costa delle cinque terre, congiungendo Riomaggiore a Monterosso. Questo splendido sentiero rappresenta un’alternativa all’antico sentiero che corre lungo il crinale e che invece congiunge Portovenere a Levanto, percorrendo le cinque terre con un dislivello di 500 metri!

Se non sapete da dove cominciare…fate bene! Sono una più bella dell’altra e non c’è modo di scegliere. Il nostro consiglio è di arrivare li e vederle tutte! Se prorpio andate di fretta e siete degli indecisi cronici il nostro consiglio è di visitare Vernazza, forse delle cinque la regina, ma alla quale, in ogni caso, le altre hanno ben poco da invidiare!

Il golfo del Tigullio

Ed eccoci arrivati nel tratto di costa più elegante di tutto il Levante ligure: da Sestri Levante a Santa Margherita Ligure, la costa del Tigullio è un susseguirsi di località balneari che vantano un’importante tradizione turistica da oltre duecento anni.

Iniziamo da Sestri Levante, l’antico borgo di pescatori sorto su un istmo proteso nel mare blu. Da una parte c’è la piccola Baia del Silenzio, una stretta striscia di sabbia a dir poco pittoresca. Dall’altra parte c’è la più ampia Baia delle Fiabe, così chiamata in onore di Hans Christian Andersen, ospite del borgo all’inizio dell’Ottocento.

Proseguendo verso Genova non faremo che incontrare altre famose località turistiche che non hanno bisogno di presentazione come Chiavari, Zoagli, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Paraggi. E infine, ultimo approdo del golfo, Portofino, un luogo dove mondanità e natura si fondono e dove convivono in armonia gli amanti della natura e gli amanti dei…soldi! Inutile elencare la moltitudine di VIP che ogni estate si affacciano su queste spiagge, spesso a bordo dei loro yacht da cui possono ammirare la costa, circumnavigarla, comparla, e ordinare a noi poveri mortali stesi su un asciugamano vinto coi punti della benzina di portargli un caffè a nuoto. Con due cucchiaini di zucchero, grazie.

Genova

Concludiamo il nostro viaggio a Genova la “Superba“, la “Dominante“. Una città piena di storia, polo marinaro d’eccellenza che ha dato i natali a Cristoforo Colombo, Goffredo Mameli e Giuseppe Mazzini.

Sempre di Genova, tra gli altri, Fabrizio de Andrè, Umberto Bindi e Ivano Fossati, (per non parlare di Luigi Tenco, che però si trasferì a Genova all’età di 10 anni) figli di un movimento che ha reso Genova tra i centri di maggior produzione musicale dei decenni passati. Nascono a Genova anche grandi talenti della comicità, ad indicare la gaia indole del popolo genovese, infondatamente noto solo per una certa indisposizione allo spendere, ma evidentemente di grande simpatia. Ricordiamo a tal proposito Paolo Villaggio, Tullio Solenghi, il duo Luca e Paolo, Beppe Grillo e Maurizio Crozza.

Tante le attrazioni, a partire dai “Rolli“, patrimonio mondiale dell’umanità, che anticamente erano le liste cui erano iscritti i palazzi nobili che, tramite un sorteggio, aspiravano ad ospitare le personalità di passaggio a Genova per affari di stato. Ben 42 di questi palazzi sono stati dichiarati patrimonio mondiale dall’UNESCO. Nelle immagini che seguono potrete forse percepire il fascino della ricchezza che contraddistingue i Rolli, tale da renderli un simbolo universale di fastosa bellezza.

Altro sito di incommensurabile valore storico è il Banco di San Giorgio, la più antica banca del mondo, più volte saccheggiata da Napoleone per istituire la Banca di Francia.

Se volete passare un pomeriggio particolare, soprattutto se avete bambini, consigliatissimo è l’acquario di Genova, il più grande acquario d’Italia e secondo in Europa solo a quello di Valencia, in Spagna. Al momento della sua inaugurazione, in occasione dell‘expo del ’92 tenutosi proprio a Genova, era il secondo acquario più grande del mondo!

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Acquario di Genova

Numerosi parchi e ville comunali si dislocano lungo tutto il territorio della città. Consigliamo una visita a Forte Sperone, nel parco del Peralto, una sontuosa fortezza su 3 livelli le cui prime tracce risalgono al 1319 in cui poter respirare i grandi eventi del passato.

Visitare il centro storico di Genova è sicuramente un esperienza indimenticabile, un dedalo di vicoli e spiazzi in cui si intrecciano stili medievali, cinquecenteschi e barocchi. Meritano menzione speciale la piazza De Ferrari con la sua meravigliosa fontana e la famosa “Lanterna” di Genova, forse il simbolo più importante della città.

Il nostro consiglio è di passeggiare per i caruggi (cosi venivano chiamati gli stretti vicoli porticati) magari ascoltando De Andrè, guida turistica e spirituale, che attraverso storie e personaggi tipici vi porterà a spasso per Genova, per le storiche vie del centro, del porto e della città vecchia, tenendovi per mano alla scoperta di un viaggio emozionante e dal fascino eterno.

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