Piccola guida all’Isola d’Elba: cose da fare e da vedere

Isola d'Elba

L’isola d’Elba, in provincia di Livorno, è una delle più classiche e intramontabili mete di viaggio in Italia. Ci sono località che seguono l’andamento delle mode e possono vivere momenti di grande slancio e poi finire dimenticate per un certo periodo di tempo. Altre che vengono riscoperte e valorizzate come se la loro bellezza fosse una cosa nuova, inedita. Ce ne sono altre, proprio come l’isola d’Elba, che sono belle sempre. Sempre un’eccellenza, sempre un posto da vedere almeno una volta nella vita e da vivere con entusiasmo, godendo di tutte le belle cose ha da offrire a una persona in cerca di svago, di relax, di movimento, di natura e anche di cultura. Vediamo insieme cinque punti d’interesse, più o meno noti, che contribuiscono a rendere l’Isola d’Elba un posto indimenticabile.

Portoferraio

Isola d'Elba

Portoferraio è il porto più importante dell’isola. Un luogo che affonda le sue radici nella storia con la S maiuscola. Portoferraio fu definito dall’ammiraglio Nelson in persona uno dei porti di mare più protetti in Europa. Questa nomea viene dalle sue poderosa mura rinascimentali, erette da Cosimo I de’ Medici nel 1500. Oggi Portoferraio è il centro nevralgico degli spostamenti da e per l’isola. Ma è anche un luogo di antica bellezza: quella del Porto a mare, per esempio, dove nel 1814 attraccò Napoleone, in seguito alla sua sconfitta per mano degli inglesi; quella della Darsena Medicea e del suo maestoso arsenale di epoca rinascimentale; quella di Calata Mazzini, la passeggiata a mare che corre sotto le fortificazioni Medicee; quella della Torre Linguella, detta anche del Martello o Torre di Passanante, sede del Museo Archeologico. Per concludere con Piazza Cavour, che porta al Palazzo della Biscotteria, sede del municipio e alla Salita Napoleone, che conduce ad una delle residenze imperiali, Villa dei Mulini, sede del Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche assieme a Villa San Martino, secondo per visitatori in Toscano. Le cose da vedere, a Portoferraio, sono così tante che noi purtroppo non possiamo elencarle tutte: vi lasciamo il piacere di scoprirle nei vostri itinerari.

Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche

Isola d'Elba

Napoleone Bonaparte è forse l’ospite più conosciuto e famoso tra tutti quelli che l’isola ha ospitato nelle sue terre. Napoleone sbarcò all’isola d’Elba il 4 maggio 1814 e ripartì il 26 febbraio 1815, dopo l’abdicazione seguita alle decisioni del trattato di Fontainebleau. Le più dirette e importanti testimonianze sono le due case ove egli alloggiò, che oggi costituiscono il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche. Situato in pieno centro storico di Portoferraio, nella parte alta della città, a ridosso del cinquecentesco Forte Stella, si trova la Villa dei Mulini, la residenza ufficiale dove l’imperatore passò tutti i dieci mesi della sua permanenza sull’isola, in cui oggi è custodita l’imponente collezione libresca che l’imperatore donò alla comunità elbana prima della sua fuga composta da 2.378 volumi. L’altra residenza, la “maison rustique” di San Martino si trova nella parte finale dell’omonima vallata, a circa 5 chilometri da Portoferraio. Venne utilizzata sporadicamente come residenza di campagna alternativa a quella ufficiale. Oggi al suo interno si può ammirare la Galleria Demidoff, realizzata nel per volere del nobile russo, Anatolio Demidoff, secondo proprietario della villa: un edificio in stile neoclassico di solo un piano, progettato dall’architetto Niccolò Matas, decorato al suo interno con coppie di colonne di granito e dove fu sistemato, dopo la morte di Napoleone, una sorta di museo a lui dedicato.

Chiesa e Torre di San Giovanni in Campo

Raggiungendo la cima di Monte Perone, utilizzando la strada che collega la piana di Marina di Campo al versante settentrionale dell’isola, a metà strada tra i due piccoli borghi medievale di San Piero e di Sant’Ilario, s’incrociano due monumenti simbolo dell’isola, la Torre e la Chiesa di San Giovanni. La Torre di San Giovanni fu edificata nel periodo della dominazione pisana ed è con tutta probabilità uno dei monumenti più antichi dell’isola. È una torre a canna, quadrata, sue due livelli, posizionata su di un enorme masso granitico. La sua funzione era soprattutto di avvistamento; ma era dotata, secondo recenti rilievi, di un ingegnoso meccanismo difensivo che comandava il crollo del primo livello in caso di ingresso del nemico. A pochi metri, superato un altro tornante, si arriva alla chiesa di San Giovanni, una pieve romanica del XII secolo a unica navata. Impreziosita da una sapiente lavorazione dei blocchi di granito con i quali è costruita e dal caratteristico campanile a vela, con un’apertura a forma di croce. È possibile osservare alcuni elementi tipici del canone romanico, come le finestre asimmetriche e l’elemento simbolico dei giochi di luce.

Il castello del Volterraio

Isola d'Elba

La fortezza del Castello di Volterraio svetta sull’isola dai suoi 395 metri, incastonato nella roccia. Il luogo fu scelto dagli etruschi per edificare la prima postazione di avvistamento, integrato in un sistema di villaggi fortificati di collina. La struttura assume una fisionomia definitiva alla fine del 1200 quando la repubblica marinara di Pisa decide il rifacimento della fortezza. Nel Rinascimento, al tempo della edificazione di Cosmopoli (l’antica Portoferraio), il Volterraio viveva in uno stato di abbandono: successivi interventi di recupero e di fortificazione esterna portarono intorno al 1600 alla realizzazione di una cinta muraria, al cui interno fu edificata la Chiesetta di San Leonardo. Di recente il monumento è stato acquisto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è stato approvato un progetto per il suo restauro. Al momento è possibile arrivare alla sommità del colle ma non si può entrare all’interno del Castello. Una volta terminato il recupero sarà finalmente possibile visitare la fortezza, l’unica mai espugnata all’isola d’Elba, testimone e simbolo della storia e della cultura locali.

Spiaggia delle Ghiaie, Cala Frati, immersione allo Scoglietto.

Isola d'Elba

Nelle immediate vicinanze del porto commerciale di Portoferraio, un bel viale conduce verso la costa nord, dal lato opposto del porto. Qui s’incontra il parco delle Ghiaie, un ombreggiato giardino pubblico con alberi di alto fusto e spazi gioco per bambini; e la spiaggia delle Ghiaie, costituta da levigati ciotoli granitici di colore chiaro. Di fronte alla spiaggia, si staglia il profilo dello Scoglietto, piccola isoletta con un faro di segnalazione. Queste località rappresentano la Zona di Tutela Biologica delle Ghiaie, il cui perimetro si estende da punta Falcone allo Scoglietto fino a punta Capo Bianco. Istituita nel 1971, prima in Italia, per motivi di studio e di ricerca, è oggi divenuta, grazie alla protezione, alla vigilanza e collaborazione dei diving locali, una località di riferimento sull’isola d’Elba per la riproduzione di tutte le specie ittiche oltreché strumento eccezionale di conservazione dell’habitat marino. Con una nuotata, un po’ di snorkeling o con un’immersione, assisiti dai diving locali, si ha la possibilità di ammirare buona parte della flora e della fauna marina del Mediterraneo.

Siete mai stati all’isola d’Elba? Quali sono le attrazioni che vi hanno colpito di più? Condividete con noi i vostri racconti di viaggio e le vostre impressioni sulle nostre pagine Facebook, Twitter e Google+. Il prossimo appuntamento è su Noleggioauto.it, per organizzare il vostro prossimo itinerario… vi aspettiamo!

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