Ispica (RG) con Palazzo Gambuzza

Foto di Luca Galuzzi

Quale miglior modo di scoprire un territorio che attraverso le parole di chi questo territorio lo vive tutti giorni? Informaviaggi è andato a scovare le migliori strutture ricettive d’Italia per farsi raccontare le bellezze del luogo da albergatori e locandieri, trasformandoli in Local Guide – NoleggioAuto.it.

Ispica è una città di origini paleolitiche situata nella provincia di Ragusa, su una collina panoramica a circa 5 chilometri dal mare. Siculi, Greci, Romani, Arabi, Normanni, Spagnoli: tutti sono passati da qui, dandole un’atmosfera antica e impenetrabile.

Ai secoli di storia si aggiunge, a breve distanza, la spiaggia di Santa Maria del Focallo, Bandiera Blu di Legambiente.

Per guidarvi in uno dei posti più suggestivi e barocchi della Sicilia, ci siamo fatti aiutare dallo staff di Palazzo Gambuzza, una Maison de Charme,
luogo ideale dove spendere le vostre vacanze alla scoperta di una terra davvero magica.


Cosa può vantare il vostro B&B rispetto agli altri?

Foto di Luca Galuzzi

La nostra casa vacanze vanta una struttura secolare restaurata al suo incanto originario, nella semplicità del tipico barocco siciliano. In pieno centro storico, sul palcoscenico che è il Loggiato del Sinatra, Palazzo Gambuzza è “vicino di pianerottolo” di un colosso della zona: la Basilica di Santa Maria Maggiore (Monumento Nazionale insieme al Loggiato, dal 1908). Questo fa di Palazzo Gambuzza il palco reale nel teatro della Pasqua, da cui i nostri ospiti possono godersi alcune delle principali celebrazioni della Settimana Santa.

Quali servizi offrite per viziare i clienti?

Foto di Luca Galuzzi

La casa vacanze dispone di otto appartamenti, in gran parte caratterizzati da dipinti ed affreschi dei soffitti e pavimentazioni originali dell’epoca, attrezzati con cucine dipinte, televisione, aria condizionata e riscaldamento. Completa il soggiorno un’abbondante e tipica colazione mediterranea. La struttura permette anche di usufruire di una lavanderia propria (i nostri ospiti amano sentire il profumo del bucato fresco che sventola nel giardino fra gli alberi da frutta!).

Da cosa restano più sorpresi i vostri clienti?

Foto di Luca Galuzzi

I nostri ospiti apprezzano la posizione strategica del Palazzo. Ispica è un punto di partenza ideale per visitare il Val di Noto senza mai allontanarsi troppo, anche  raggiungendo il mare in meno di 10 minuti di auto. La tranquillità della cittadina, ancora ancorata all’autenticità della zona con pochissime influenze turistiche, permette un soggiorno in totale relax. Ma la cosa che più colpisce i nostri ospiti è la struttura stessa, curata e senza eccessi, che si erge umile e silenziosa nella sua pietra rosa e che custodisce tanta tranquillità. Quel rifugio necessario in cui disinnescare le tantissime emozioni che le tradizioni, il folklore e il calore del Val di Noto regala.

Un segreto o un tesoro nascosto della vostra zona che solo i locali conoscono?

Foto di Luca Galuzzi

Il Santissimo Cristo flagellato alla colonna, la vera grande reliquia della Basilica di Santa Maria Maggiore (la nostra vicina). La statua che ogni Giovedì della Settimana Santa viene portata a spalla dai giovani fedeli in processione, ha una storia antica e affascinante.

Il simulacro risale al 787 d.C., l’anno del concilio di Nicea, e apparteneva alle comunità delle grotte di Cava d’Ispica, dove sorgeva il primo insediamento della città. Ma alcune parti del Cristo risalgono ad ancora prima, cioè a un crocifisso di manifattura bizantina chiamato crucifixi de cava, che si venerava nel santuario della valle. La distruttiva campagna degli iconoclasti raggiunse anche l’antica Ispica (allora Spaccaforno) e il crocifisso fu ridotto in frammenti, ma grazie alla pietà di qualche fedele, la testa e gli avambracci con le mani vennero nascosti e risparmiati alla distruzione.

Così i resti vennero composti in un nuovo corpo. Il simulacro si salvò miracolosamente al terremoto del 11 gennaio 1693, ritrovato intatto sotto le macerie tra le grida di gioia del popolo della cava, il quale, suonando la vecchia campana di Santa Maria della Cava appesa provvisoriamente a un albero vicino, ripeté per tre volte “Eppicciuotti Culonna”, grido che viene ancora oggi ripetuto dai portatori del Cristo durante la Settimana Santa. Nel 1695 il simulacro venne caricato su un carro trainato da buoi per essere portato nell’odierno insediamento urbano, a seguito del terremoto.

Come narra la tradizione, i buoi appena arrivati sulla collina non vollero più andare avanti e così in quello stesso luogo, sull’ameno colle della Calandra, venne edificata una cappella per ospitare il Cristo, con le stesse pietre della distrutta antichissima chiesa di Santa Maria della Cava. Dopo diversi ampliamenti si arrivò all’attuale basilica di Santa Maria Maggiore.

Il simulacro si salvò per la seconda volta il 6 gennaio 1727 dopo un altro sisma che distrusse la navata destra, risparmiando proprio la navata sinistra con la cappella del Cristo. La statua si salvò per la terza volta nel luglio del 1943 quando, una bomba lanciata dalle navi degli alleati, colpì la cappella del Cristo alla Colonna. La bomba miracolosamente non esplose.

Tutto questo può essere visto, vissuto e studiato proprio fuori dalla porta di Palazzo Gambuzza.

Quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili nella vostra zona?

Senza dubbio la Settimana Santa di Ispica, dal Giovedì Santo alla Domenica di Pasqua, senza dimenticare la festa dell’Assunta del 15 agosto.

Cosa offre il vostro territorio che nessun’altro può vantare?

Il barocco siciliano. Decorazioni complesse, maschere spettrali e intagli quasi ricamati nella pietra sono icone uniche del nostro Val di Noto, dove tra canyon e coste chilometriche si incontrano mastodontici luoghi ricostruiti con questo stile dopo il devastante terremoto del 1693. Un’espressione artistica monumentale, delicata e visionaria che rende il sud-est della Trinacria unico nel suo genere, in tutto il mondo. Le città che ne fanno parte sono dal 2002 Patrimonio Unesco.

C’è qualcosa da aggiungere?

Foto di Luca Galuzzi

Ispica è stata scelta, proprio per la sua autenticità, da numerosi registi e stilisti per film e campagne. Citiamo, fra tanti: “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi, una statuetta e due nomination agli Oscar e due Golden Globes nel 1963; il recente film “La stagione della caccia” promosso da RAI, dalla penna di Andrea Camilleri; la campagna 2014 di Dolce & Gabbana per omaggiare il centenario della nascita del regista Pietro Germi.

Il mare rappresenta poi un fiore all’occhiello per tutta la zona, Ispica è Bandiera Blu e sui suoi 13 km di spiaggia, possono essere praticati tutti gli sport acquatici ma, in particolare, la vela, il windsurf ed il kitesurf.

Non posso non ricordare che, la cucina locale vi sorprenderà ed anche i produttori di vini ad Ispica hanno ottenuto premi di livello internazionale ed alcune cantine hanno tradizioni secolari e location mozzafiato.


Ringraziamo Palazzo Gambuzza per averci raccontato la loro splendida zona.

Ci vediamo su noleggioauto.it per organizzare il vostro prossimo viaggio in Sicilia!

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