#Italiaontheroad – Cilento… e me ne vanto!

Questa settimana #Italiaontheroad, l’iniziativa per la promozione del territorio italiano di Noleggioauto.it, vi porta in Cilento, una zona della Campania da mozzare il fiato. A guidarci nella scoperta di questa terra meravigliosa ci sarà Cilento e me ne vanto! (facebook, instagram, twitter) un progetto collaborativo che racconta le bellezze di una terra meravigliosa attraverso le parole e gli scatti di un gruppo di ragazzi profondamente legati alle loro radici. Da loro ci faremo raccontare cosa non si può perdere una volta arrivati in Cilento, per una vacanza da sogno.

Cilento on the road: cosa è assolutamente vietato perdersi nei dintorni una volta saliti in macchina?

Il Cilento è una terra complessa, varia e meravigliosa. Si può venire qui per il mare, per il trekking, per i borghi o per il buon cibo. Ma è ancora meglio salire in macchina e immergersi nel viaggio godendosi tutti questi aspetti. Un itinerario ontheroad è sicuramente l’ideale per assaporarlo al meglio.

Una tappa imperdibile è senz’altro quella dell’area marina protetta della Costa degli Infreschi e della Masseta. In pochi chilometri di costa si concentrano alcune tra le spiagge più belle d’Italia, collegate tra loro da un percorso di trekking che offre anche la possibilità di fare delle soste per assaporare dell’ottimo cibo cilentano.

L’itinerario parte non lontano dal porto di Marina di Camerota e si snoda in un percorso immerso nella macchia mediterranea che vi condurrà come prima tappa alla spiaggia del Pozzallo e al suo ristoro, dove potrete assaggiare dell’ottimo pesce fresco. Proseguendo da lì, in circa 30 minuti di cammino arriverete a Cala Bianca, eletta spiaggia più bella d’Italia nel 2013, e subito dopo a Porto Infreschi, una baia naturale dai colori mozzafiato.

Nel mezzo vi aspettano le piscine naturali di Iscolelli: un autentico rifugio per l’anima. Come facciamo sempre vi invitiamo a godere di questo splendore con il massimo rispetto, in quanto ci troviamo nella zona dell’area marina protetta maggiormente tutelata.

Consigli dell’esperto: un tesoro nascosto che purtroppo solo i locali conoscono!

Di tesori nascosti ne troverete tanti, e non è semplice indicarne solo uno. Noi siamo particolarmente affezionati al fascino dell’area archeologia di Moio della Civitella. Nella terra di Parmenide e di Zenone, dove è possibile ammirare ciò che resta dell’antica Elea e di Paestum, vi consigliamo di spingervi nell’entroterra per raggiungere il piccolo borgo di Moio. Sulla collina adiacente, immerso in un bellissimo castagneto, vi aspetta il Parco Archeologico della Civitella.

Il sito è caratterizzato da un nucleo risalente al V sec a.C. mentre la gran parte delle strutture sono databili tra il IV ed il III sec a.C. L’origine non è ancora chiara ed il sito potrebbe essere un avamposto dell’antica Elea o di origine Lucana. Oggi, rimangono praticamente intatte le mura perimetrali di difesa e una volta varcata una delle cinque porte d’ingresso all’antica città, anch’esse perfettamente conservate, vi aspetta un autentico tuffo nel passato. Il tessuto urbano di alcuni quartieri, così come la suddivisione degli ambienti di alcune abitazioni, è ancora perfettamente visibile.

Il fascino di questo luogo vi rapirà completamente quando avrete raggiunto la sommità della collina. Lì dove probabilmente sorgeva un luogo di culto dell’antico abitato la vista è incredibile. Da questa posizione si domina il territorio circostante a 360° e lo sguardo si perde nel verde dei campi fino a raggiungere il blu del Tirreno.

Consigli sulla viabilità: quali sono le strade più panoramiche da percorrere?

La spina dorsale del Cilento è sicuramente la Strada Statale 18 che attraversa il Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e dei Monti Alburni da Nord a Sud. La nostra proposta è fare alcune deviazione da questa arteria principale, seguiteci e non ve ne pentirete!

Giunti a Laurito, piccolo borgo del basso Cilento tutto da scoprire, imboccate la Strada Statale 18a per Rofrano. La strada vi condurrà in un’autentica galleria naturale di castagni costellata da tante fontane d’acqua cristallina. Dopo circa 10 km raggiungerete Rofrano, patria degli studi sull’alimentazione cilentana fin dagli anni ’50. Superate il borgo e raggiungete la località Piano della Croce. Qui il paesaggio cambia e i castagni lasciano il posto ad uno scenario da alta montagna. Siamo alle pendici del complesso montuoso del Cervati che con i suoi 1899 metri s.l.m. è la vetta più alta della Campania..

Se invece state percorrendo la variante alla Strada Statale 18 (SP 430) uscite a Poderia ed imboccate la SR 562 Dir. Dopo poco incontrerete la prima meraviglia di questo percorso: il borgo abbandonato di San Severino di Centola. Su uno sperone roccioso a picco sulla gola del Diavolo sorge questo borgo che osserva il Mingardo scorrere sul fondo della valle segnando il percorso fino alla spiaggia dell’Arco Naturale a Palinuro.

E’ in questo canyon cilentano che vi potrete avventurare stretti tra due pareti di roccia a picco sul fiume. Seguite la strada fino al bivio con la SP 66 e proseguite il viaggio imboccando questa arteria che vi condurrà fino a Licusati, frazione del comune di Camerota. In un susseguirsi di tornanti potrete ammirare tutta la bellezza del Mingardo che si fa spazio tra i monti per raggiungere il mar Tirreno sullo sfondo.

L’ultima proposta è per chi vuole raggiungere il Cilento arrivando dall’Autostrada A3. Le uscite più comode sono Battipaglia e Buonabitacolo a seconda che la vostra destinazione sia l’alto o il basso Cilento. Se volete raggiungere il cuore del Cilento attraverso un corridoio naturale che dal Vallo di Diano arriva fino ad Ascea noi vi consigliamo di uscire a Sala Consilina ed imboccare la SP 11. Vi aspetta un susseguirsi di borghi stupendi e natura incontaminata: Teggiano, Sacco, Piaggine ,Laurino, Stio, Campora… Fino ad arrivare a Vallo della Lucania. Ogni paese una scoperta.

Se non ora quando?: i migliori periodi dell’anno per visitare Cilento e i suoi dintorni.

Grazie al clima mite e alla possibilità di alternare il mare con la visita dell’entroterra il Cilento è una terra da vivere 365 giorni l’anno. A seconda delle vostre passioni potrete scegliere tra una lunga vacanza al mare nel periodo estivo o qualche bel fine settimana per visitare ogni volta un borgo nuovo ed assaporare il cibo strettamente legato alla stagionalità.

Usi e costumi: quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili?

In particolare nel periodo estivo gli eventi gastronomici legati alle tradizioni sono molteplici. Se siete interessati ai piatti storici cilentani l’evento giusto è Ciccimmaretati a Stio. Si tiene solitamente nei giorni centrali di agosto e potrete assaporare alcuni dei pilastri della gastronomia cilentana come, appunto, i ciccimmaretati: zuppa di legumi che in passato si preparava quando era necessario consumare tutti i legumi rimasti in dispensa.

A fine estate non potete perdere la Fiera della Frecagnola a Cannalonga. Questo evento storico è legato all’antica Fiera di Santa Lucia presente fin dal XV secolo nelle tradizioni del borgo. Allora per il mercato arrivavano a Cannalonga pastori da tutta la regione per comprare e vendere il bestiame da allevare durante l’anno. Il piatto per eccellenza della Fiera è la capra bollita, assolutamente da assaggiare.

 

Pic-nic: specialità da gustare solo e soltanto nelle trattorie tipiche

  • La Maracucciata è una sorta di polenta a basa di maracuoccio, legume autoctono di Lentiscosa, frazione di Camerota. Questa specialità, oggi presidio slow food, la troverete solo in alcune trattorie della zona.
  • Per un pic-nic cilentano non c’è pasto migliore della “mozzarella inda a murtidda”. Si tratta di una mozzarella nata dall’arte casearia dei pastori dell’area, in particolare, di Laurito, Montano Antilia e Novi Velia. Realizzata con latte vaccino viene conservata in fasci di mortella che, oltre a garantirne una migliore conservazione, le conferiscono un aroma assolutamente unico.
  • Una volta la pesca veniva effettuata con la menaica, una rete con un’orditura particolare in grado di esaltare il pescato. Oggi questa pesca faticosa è quasi scomparsa, ma non a Pisciotta. Qui alcuni pescatori continuano a rispettare il mare e a pescare le alici secondo la tradizione permettondoci di assaporare le alici di menaica. Altro presidio slow food cilentano ideale per uno spuntino lungo la costa.

 

Ultima offerta: cosa offre Cilento che nessuna altro posto può vantare?

Site dei cultori del buon cibo? Il Cilento vi offre prodotti di primissima qualità cucinati secondo la tradizione.

Amate la cultura ed i siti archeologici? A Paestum trovate alcuni dei templi meglio conservati al mondo, a Velia camminerete sulle orme di Parmenide e Zenone, lungo il viaggio vi imbatterete in luoghi magici come il Parco di Moio della Civitella o gli scavi di Roccagloriosa.

Vi piacciono la natura e le attività all’area aperta? Tanti percorsi di trekking, tante associazioni pronte ad accompagnarvi lungo le gole del Calore, all’oasi WWF di Morigerati, ai Capelli di Venere di Casaletto Spartano, sulle vette del monte Bulgheria, sul Cervati o alle cascate del Solofrone.

Noi siamo sicuramente di parte ma una cosa è certa, se volete evadere dalla città e dalla routine quotidiana, il Cilento ha tutto quello che state cercando, qualunque cosa voi stiate cercando.

Vi aspettiamo.

 

 


Ringraziamo Cilentoemenevanto per averci raccontato la loro splendida città.

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