#Italiaontheroad – Il Parco del Gran Paradiso, bellezza senza tempo

Gran Paradiso

Questa settimana l’iniziativa di #Italiaontheroad, che ci porta alla scoperta dei territori italiani attraverso gli occhi di chi lavora e vive per la loro promozione, ci conduce lungo percorsi nuovi e originali, alla ricerca del verde, dell’aria pulita e di quelle sensazioni di tranquillità e di benessere che solo la montagna sa dare.

Il Parco del Gran Paradiso si estende ai piedi della vetta alpina da cui prende il nome, sul confine tra Piemonte e Val d’Aosta ed è il più antico dei parchi italiani. Ci facciamo accompagnare in questa escursione dall’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso (www.pngp.it, Facebook, Twitter): guida migliore non si poteva trovare!

On the road: cosa è assolutamente vietato perdersi una volta saliti in macchina?

Il Parco è situato nelle alpi nord-occidentali, a cavallo delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. L’area si estende su circa 70.000 ettari di ambiente prevalentemente alpino, dove si riconoscono cinque valli principali: Cogne, Valsavarenche, Rhêmes, Orco e Soana nate dall’azione dei grandi ghiacciai e dei torrenti. Il Parco presenta ambienti di estrema bellezza.

Dopo aver lasciato l’automobile in uno dei comuni sul fondovalle, percorrendo con l’immaginazione un sentiero dalla quota più bassa (circa 600 m) fino alla cima del Gran Paradiso (4061 m) si attraversano dapprima boschi di latifoglie, alberi a foglia larga spogli in inverno (querce, castagni, faggi, tigli,etc.), che gradatamente vengono sostituiti dalle conifere (come larici e abeti rossi), dalle tipiche foglie ad ago, classico adattamento degli alberi al clima di montagna.

Oltre i 2000 m lentamente il bosco lascia spazio ad un’alternanza di arbusti e pascoli alpini, questi ultimi caratterizzati da innumerevoli specie di fiori variopinti e intensamente profumati, fino ad arrivare più in alto a pietraie, nevai e ghiacciai.

Gran Paradiso
Foto: pngp.it

L’esperto suggerisce: un tesoro nascosto che purtroppo solo i locali conoscono!

Un vero e proprio tesoro “nascosto” è la Valsavarenche, la più stretta e selvaggia delle valli valdostane, l’unica il cui territorio è interamente all’interno dei confini del Parco. La sua notorietà deriva dall’essere stata nel tempo teatro di ascensioni e grandi traversate attorno al gruppo del Massiccio del Gran Paradiso. Numerose le escursioni che si possono effettuare, come quelle ai rifugi Chabod, Vittorio Emanuele II e Savoia, al Colle del Nivolet.

Sempre nel ricordo del Re Vittorio Emanuele, è stata ristrutturata dal Parco la Casa reale di caccia di Orvieille, che vale la pena visitare, anche per percorrere la comoda e suggestiva mulattiera che conduce ad essa. Nella frazione di Degioz, in Comune di Valsavarenche, si trova il centro visitatori, al cui interno è allestita una mostra sui predatori. Pochi chilometri dopo Degioz, sulla destra salendo, si può osservare una formazione rocciosa dal tipico colore rosso derivante dalle deposizioni di sali di ferro, che dà il nome al piccolo centro abitato di “Eaux Rousses”.

Gran Paradiso
foto: pngp.it

Consigli sulla viabilità: quali sono le strade più panoramiche da percorrere e quali invece da evitare per il traffico?

Per il versante piemontese del parco: da Torino si percorre la SP 460 della Valle Orco, svoltando sulla destra a Pont Canavese per la Val Soana o proseguendo fino a Ceresole Reale; – da Ivrea (raccordo autostradale Milano) si segue la SS 565 di Castellamonte che si innesta sulla SS 460 a Rivarolo Canavese.

Per il versante valdostano si percorre l’autostrada A5, uscendo al casello di Aosta-ovest e seguendo le indicazioni per le valli di Cogne, Valsavarenche e Rhêmes. Quest’ultima è particolarmente scenografica, una splendida vallata dal fondo pianeggiante, tipicamente glaciale, che si rispecchia totalmente nel tipico paesaggio alpino.

L’alta valle si apre in uno scenario di morene e ghiacciai che scendono dalla Granta Parei e dalle altre vette della zona: il bianco dei seracchi dei ghiacciai di Lavassey, Fond e Tsantelèina contrasta con il verde dei vastissimi boschi sottostanti di abete rosso e larice. Non è necessario essere degli alpinisti per salire lungo i sentieri che si avvicinano ai ghiacciai. Sulla destra orografica della media Val di Rhêmes si aprono i due valloni, ricoperti da splendidi boschi di conifere in basso e da verdeggianti pascoli più in alto. La zona è particolarmente interessante per la fauna, dalle marmotte, sempre all’erta verso ogni possibile pericolo, a stambecchi e camosci al pascolo sui prati di alta quota e ai numerosissimi uccelli dei boschi del fondovalle.

La strada per arrivare nel comune di Rhêmes-Notre-Dame, fiancheggia in frazione Chanavey il centro visitatori del Parco dedicato al mondo degli uccelli ed in particolare al gipeto, l’avvoltoio scomparso sul nostro territorio a inizio secolo e reintrodotto in alcuni parchi alpini attraverso un progetto europeo. Prima della frazione, nel paese di Rhêmes-Saint-Georges, nella bassa valle, si trova un centro equestre che offre la possibilità di passeggiate a cavallo e attività anche per gruppi e bambini.

Gran Paradiso
Foto: pngp.it

Se non ora quando?: quali sono i migliori periodi dell’anno per visitare la vostra zona?

Nel Parco ogni stagione dell’anno offre scenari diversi che vale la pena conoscere e vivere di persona. La tarda primavera e l’estate sono i mesi della fioritura e delle escursioni in alta quota. In autunno i boschi si colorano, mentre per i camosci inizia il periodo degli amori. In inverno il territorio innevato si presta alle passeggiate con le racchette da neve, gli sci da fondo e d’alpinismo, con la possibilità di avvistare animali nella bellissima livrea invernale.

Gran Paradiso
Foto: pngp.it

Usi e costumi: quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili?

Incisioni rupestri, strade e ponti di origine romana, chiese e castelli medievali, case e sentieri reali di caccia, costruzioni militari mostrano un patrimonio culturale di origini antiche ma costantemente arricchito col trascorrere del tempo. Il paesaggio agrario si unisce agli elementi artistici e religiosi, alle usanze e tradizioni popolari, alle diverse attività ancora oggi praticate.

Imperdibili la festa di San Besso, un santuario un po’ atipico, collocato a 2019 metri di quota sul versante piemontese del Parco, raggiungibile solo a piedi dopo quasi due ore di cammino. Il culto del santo, che ogni anno, il 10 agosto, richiama lassù centinaia di fedeli, lo si può riallacciare certamente agli stretti legami che da sempre hanno unito le popolazioni della Val Soana con quelle di Cogne.

Proprio a Cogne ad inizio ottobre, in occasione del rientro delle mandrie dalle malghe, a Cogne si organizza la Devétéya é Féra de Cogne, rievocazione dell’antica fiera del bestiame con sfilata per le vie del paese e mercato di prodotti tipici e artigianali. Il programma prevede un susseguirsi di sfilate delle mandrie lungo le vie del paese alternate da momenti di intrattenimento musicale e mercatini di prodotti gastronomici a km 0 e dell’artigianato locale.

Gran Paradiso
Foto: pngp.it

Pic-nic: quali sono le specialità da gustare solo e soltanto nelle trattorie tipiche?

Le vallate alpine piemontesi e valdostane che fanno parte del Parco Nazionale Gran Paradiso godono di una notevole quantità di prodotti e piatti tipici, vero tesoro di queste zone, che si sono tramandati nei secoli e che riflettono la storia, l’armonia e la purezza di un ambiente speciale come l’area protetta più antica d’Italia.

Tra le infinite peculiarità di Piemonte e Valle d’Aosta, l’Ente Parco, in stretta collaborazione con i produttori e i ristoratori che aderiscono al Marchio di Qualità Gran Paradiso, ha pensato di creare un piatto che potesse racchiudere e custodire le tipicità di questo territorio e diventare così emblema del Parco Nazionale Gran Paradiso. Nasce così la ‘Zuppa del Gran Paradiso’, pietanza a base di patate, cipolle o porri e pane che è possibile gustare nelle strutture del Parco che hanno aderito al progetto e che verrà preparata con ingredienti della tradizione contadina, servita più o meno densa, a seconda di come ogni ristoratore vorrà interpretare e personalizzare il piatto, con l’aggiunta di creatività e sapore personale.

Diversi i formaggi utilizzati per insaporire la zuppa, dalla toma d’alpeggio al serais, alla fontina, mentre l’utilizzo di pane di grano saraceno rende più gustosa e “antica” la zuppa, malgrado alcuni la propongano con pane integrale, bianco o nero. A renderla ancora più gustosa, l’uso di diverse erbe come il timo, l’ortica, il ‘verquegno’ e la ‘lenga buinà’, tipiche delle vallate del Parco Gran Paradiso, chi opta invece per le castagne ed chi l’arricchisce con l’aggiunta di orzo perlato, riso o pasta corta.

Tante, quindi, le varianti della Zuppa Gran Paradiso: potete assaggiarle tutte o scegliere quella che più si avvicina al vostro palato, consci che in questo mix di sapori e profumi, si racchiudono angoli incantati, paesaggi alpini di grande bellezza e una storia che risale al 1922. Maggiori info e i locali aderenti si trovano su www.pngp.it/marchio-qualita/zuppa-del-gran-paradiso

Gran Paradiso
Foto: pngp.it

Ultima offerta: una particolarità che nessun’altra regione italiana può vantare!

Senza dubbio il Parco è una delle aree alpine con maggiore presenza faunistica: diecimila camosci, più di duemilaseicento stambecchi, oltre a cervi, caprioli, cinghiali, marmotte, lupi ed aquile. In totale quaranta specie di mammiferi e cento di uccelli nidificanti vivono nel Parco. Gli animali sono in completa libertà e sono osservabili con estrema facilità a pochi metri di distanza.

È poi presente una flora alpina ricca e varia (si contano oltre 1.000 specie), caratterizzata da piante rarissime, parte integrante di ambienti di estrema bellezza. Nel corso delle vostre escursioni avrete quindi la possibilità unica di scoprire e vivere i diversi aspetti che compongono l’area protetta: una natura stupenda in cui l’incontro con uno stambecco o l’aquila non è un evento straordinario, i suoni, i silenzi ed i colori delle diverse stagioni, profumi e sapori, emozioni e sensazioni del primo parco nazionale italiano.

Gran Paradiso
Foto: pngp.it

Vi è piaciuta questa gita al Gran Paradiso? Ringraziamo l’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso per averci accompagnato alla scoperta di questo bellissimo e particolare territorio. Il viaggio di #Italiaontheroad, intanto, continua! Fateci sapere quali sono le vostre tappe preferite sulle nostre pagine Facebook, X o Instagram.. Vi aspettiamo!

Altri articoli di Francesco Rigoni
#Italiaontheroad: Perugia, bella in tutti i sensi!
Prosegue il viaggio di #Italiaontheroad, l’iniziativa di Noleggioauto.it per la promozione del...
Continua a leggere
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *