La bellezza millenaria di Siracusa

siracusa

Posta al centro dell’estremità sud-orientale della Sicilia, la città di Siracusa vanta una storia millenaria e prestigiosa: fu la principale polis della Sicilia greca e una vera e propria metropoli in epoca classica, in aperta competizione con Atene per potenza e ricchezza e rivestendo un ruolo fondamentale per lo sviluppo della cultura nel mondo antico. Siracusa è inoltre nota per essere la città natale di Santa Lucia, una delle Sante più amate e venerate in Sicilia e in tutta Italia. Fu conquistata dai Romani e divenne capitale dell’Impero bizantino durante il VI secolo. La conquista araba, avvenuta nell’anno 878, segnò la fine della sua egemonia. Nel 1693, in seguito a un violento terremoto, il centro storico della città venne riconcepito secondo lo stile Barocco, che tutt’oggi ammiriamo. Tappe fondamentale del cosidetto “Grand Tour” europeo, in epoca moderna, Siracusa ebbe una certa importanza anche durante la Seconda guerra mondiale: nel 1943, infatti, venne firmato nel borgo siracusano di Cassibile, l’armistizio il Regno d’Italia e le forze alleate degli anglo-americani. Dal 2005, la città è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco e proprio quest’anno è diventata la prima “Smart City” italiana. Ecco una breve carrellata delle sue attrazioni fondamentali.

Il Parco Archeologico della Neapolis e il Teatro Greco

siracusa

Il Parco archeologico della Neapolis è una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia e tra le più vaste del Mediterraneo. Un tesoro immenso, fortunatamente tutelato già a partire dagli anni ’50 del Novecento, e in questo modo sfuggito all’imponente e travolgente crescita demografica e urbanistica dei decenni successivi. Il parco, situato nella circoscrizione della Neapolis e corrispondente a una piccola parte dell’omonimo antico quartiere siracusano, esso oggi racchiude la maggior parte dei monumenti siracusani sopravvissuti, tra cui il Teatro Greco, uno dei più grandi e importanti dei teatri antichi conservati ai giorni nostri, risalente al V secolo a.C.

siracusa

L’anfiteatro romano, considerato come una delle realizzazioni edilizie più rappresentative della prima età imperiale romana, scavato nella roccia e dalle dimensioni monumentali, corredato di apposite “Piscine”, anch’esse in pietra, utilizzate per riempire il teatro d’acqua e inscenare spettacoli di giochi nautici e lotte acquatiche.

siracusa

La chiesa di San Nicolò ai Cordari, costruita in epoca normanna, al termine della dominazione araba. Nel 1577 la chiesa fu concessa ai cosiddetti “cordari”, i fabbricatori di corde artigianali, che lavoravano le loro corde nelle cave di pietra poste oltre la chiesa, le cosiddette “Latomie”, alcune visitabili sul colle Temenite. Con l’istituzione del Parco, nel 1955, divenne la sede dell’ufficio informazioni per i visitatori del vasto parco archeologico.

siracusa

La grotta del Ninfeo, vicino alla parte più elevata del colle Temenite, si trova su una terrazza rettangolare che costeggia il teatro greco e si apre al centro di una parete rocciosa. Il Ninfeo siracusano si pensa fosse l’antica sede del Mouseion, il santuario delle muse; e sede della Corporazione degli artisti, dove gli attori si riunivano prima di scendere nel teatro.

siracusa

E ancora molto c’è da visitare in questo che rappresenta una delle attrazioni più importanti e spettacolari dell’intero panorama storico e culturale italiano: c’è la via dei Sepolcri, dedicata al Culto degli Eroi; l’antico complesso dei mulini di Galerme, posti sopra al teatro greco in epoca tardo-medievale; all’interno della grande latomia del Paradiso c’è lo spettacolare “Orecchio di Dioniso” e le grotte dei Cordari e del Salnistro; nella latomia di Santa Venera si può ammirare il plurisecolare ed enorme “Ficus delle Pagode”; infine, nel complesso delle necropoli Grotticelle, si trova la presunta sepultura del celebre fisico greco Archimede, l’uomo che con una leva poteva “sollevare il mondo”.

L’isola di Ortigia

siracusa

L’isola rappresenta il nucleo più antico della città di Siracusa, il suo nucleo abitativo primitivo. L’isola, collegata alla terraferma tramite il Ponte Umbertino, abitata già dall’età del bronzo, racchiude alcuni dei principali palazzi ed edifici sacri della città, come il grande Foro Italico e le sue spettacolari piante di Ficus; il Castello di Maniace, poderosa costruzione che si estende nella parte meridionale dell’isola, costruito intorno alla metà del XIII; la celebre Fonte Aretusa, famosa per essere legata al mito di Aretusa ed Alfeo e per le sue alte piante di papiro; per il suo bellissimo lungomare, sulle cui spiagge ci si può sdraiare, rilassarsi e prendere il sole; e per molto altro ancora. Ortigia è lo scrigno della storia e dell’architettura monumentale della città.

siracusa

Il Duomo

siracusa

Sulla parte più elevata dell’isola di Ortigia, incorporando quello che fu il tempio sacro in stile dorico più importante della polis siracusana, dedicato ad Atena e convertito in chiesa con l’avvento del cristianesimo, dedicato alla Natività di Maria Santissima, sorge il Duomo di Siracusa, la chiesa più importante della città Il suo stile, all’esterno, è principalmente barocco e rococò, mentre al suo interno custodisce ancora parti dell’antico tempio greco, e parti di impronta bizantina, implementate nel Seicento e così lasciate fino ai giorni nostri. Da sempre simbolo della religiosità siracusana, la cattedrale ospita opere di numerosi artisti che l’hanno visitata e hanno contribuito ai suoi arredi e lasciando testimonianze vive delle varie fasi storiche e culturali della città.

siracusa

L’antico tempio di Apollo

siracusa

Databile all’inizio del VI secolo a.C., il Tempio di Apollo di Siracusa è considerato il tempio dorico più antico della Sicilia. L’edificio ha una storia particolarmente travagliata, in quanto fu oggetto di numerose e radicali trasformazioni: fu chiesa bizantina, di cui si conserva la scalinata frontale e tracce di una porta mediana e in seguito fu convertito a moschea islamica. Successivamente, si sovrappose agli edifici precedenti la chiesa normanna del Salvatore, la quale fu a sua volta inglobata in una caserma spagnola e in edifici privati in epoca cinquecentesca. A causa di queste “sovrapposizioni” l’edificio finì per essere letteralmente nascosto e riscoperto intorno al 1860 all’interno della caserma; e infine riportato alla luce negli anni tra il 1938 e il 1942.

siracusa

La bellezza millenaria di Siracusa non può essere raccolta in un solo articolo: mancano alcuni scorci unici come quelli offerti dalla chiesa di San Giovanni alle catacombe, dal santuario della Madonna delle Lacrime, dalle facciate monumentali del Palazzo delle Poste, da Palazzo Beneventano del Bosco, dai prospetti di via Minerva e altri ancora; continuando alla scoperta dei suoi musei, come l’Arkimedeion e il Museo Archeologico; fino a godere della natura e del mare siracusani. Una città da visitare una volta e una volta ancora; e poi un’altra volta ancora… come le ciliege, Siracusa non vi basterà mai!

Quali sono i vostri luoghi imperdibili per una gita perfetta a Siracusa? Raccontateceli sulle nostre pagine Facebook, Twitter o Google+… Vi aspettiamo!

Tags di questa storia
,
Altri articoli di Francesco Rigoni
5 hotel italiani di lusso tra i più romantici al mondo
Cosa c’è di più romantico di passare un weekend in una località...
Continua a leggere
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *