Nel regno di Artù, il Festival più grande del Mondo.

Da domani, mercoledì 24, fino a domenica 28 giugno, avrà luogo il più grande festival all’aria aperta di musica e spettacolo: il Glastonbury Festival, a Glastonbury, in Inghilterra. L’evento ospita importanti artisti di caratura mondiale, per una kermesse di altissimo pregio che attira numerose persone da tutto il mondo. Per l’edizione 2015, che vedrà tra gli headliners Florence+The Machine, Kanye West e gli Who, sono stati messi in vendita 135 mila biglietti. Glastonbury però non è soltanto il festival: la città da cui prende il nome trabocca di storia e fascino.

Summit_of_glastonbury_torUna terra di leggenda e misticismo

Glastonbury è una piccola città nell’area del Somerset, in Inghilterra, a circa 40 chilometri a sud di Bristol, celebre per la sua antica storia e per le numerose leggende attorno a essa. Per esempio, si suppone che la località sia uno snodo importante di alcune “ley lines”, linee ideali tra località legate al mondo del misticismo e dell’esoterismo, come per esempio il sito di Stonehenge, al quale si crede che Glastonbury sia collegato. Inoltre Glastonbury si crede essere stato il luogo di nascita della cristianità nelle isole britanniche; e sede della prima chiesa, costruita per custodire il Graal più di trent’anni dopo la morte di Cristo. Un’altra leggenda narra che Giuseppe d’Arimatea aveva visitato Glastonbury insieme a Gesù stesso, quando questi era ancora bambino. Al centro di questi racconti si trova l’abbazia di Glastonbury, eretta nell’VIII secolo dopo Cristo e ricostruita nel 1100 in seguito a un incendio. Proprio in questo periodo si dice che i monaci benedettini avessero trovato, nelle fondamenta della chiesa, le tombe di Artù e Ginevra: per questa ragione, Glastonbury è ritenuta essere la mitica Avalon, capitale leggendaria del regno di Re Artù. La leggenda inoltre vuole che qui sia nascosto il Santo Graal. Infine, la particolare specie di biancospino che cresce solo in queste regioni si dice essere nata da un colpo di bastone in terra, sferrato proprio da Giuseppe di Arimatea, da cui sarebbe sorta una pianta chiamata “Spina Santa”, sopravvissuta e conservata ai giorni nostri, e trapiantata presso la chiesa di San Giovanni Battista. Le rovine dell’Abbazia sono state un’importante meta di pellegrinaggio e di speculazione in bilico tra storia, spiritualità e pseudoscienza.

Altri siti d’interesse

The_Holy_Thorn,_Glastonbury_Abbey_-_geograph.org.uk_-_217631Tornando ad argomenti meno oscuri e più concreti, altri luoghi di sicuro interesse sono gli edifici cinquecenteschi del Tribunale (adesso sede di un museo archeologico dedicato alle comunità neolitiche delle paludi del Somerset) e del George Hotel, l’ospizio per i pellegrini dell’Abbazia. Sulla cima della Glastonbury Tor, la spettacolare collina che sovrasta la città, si trovano i resti della Torre di San Michele, unica testimonianza di una chiesa costruita tra l’XI e il XII secolo. Infine, nei pressi della città, troviamo la chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1400 e considerata, assieme a gli altri già menzionati, un luogo di “interesse eccezionale” all’interno delle liste ufficiali dei monumenti inglesi. All’interno del cortile della chiesa, come abbiamo detto, si trova l’albero di Biancospino che si presume trapiantato da quello originario nato dal bastone di Giuseppe di Arimatea. Tutti gli anni, nel periodo natalizio, viene tagliata un ramoscello da questo albero che viene inviato simbolicamente alla Regina.

Glastonbury 1Il Festival di Glastonbury

Il Festival, che ha luogo non esattamente a Glastonbury ma nella vicina località di Pilton, è uno degli eventi musicali più famosi e attesi al mondo. La prima edizione del Festival risale al 1970, sulla scia degli eventi legati alla cultura hippie dell’epoca, in particolare al famoso festival dell’Isola di Wight. La sua scenografia più iconiche, il palco in scala a forma di piramide di Giza (in Egitto), fu già introdotta nella seconda edizione del 1971 e che poteva già vantare tra i suoi ospiti artisti del calibro di David Bowie e di Joan Baez. Tuttavia, soltanto negli anni ottanta l’evento riuscì a essere organizzato regolarmente con cadenza annuale. Nel corso degli anni, il Festival ha vissuto diversi momenti difficili e numerose espansioni: l’area iniziale, infatti, che comprendeva il terreno della Worthy Farm, appartenuto a Micheal Eavis, fondatore e organizzatore del Festival, fu ampliata acquistando man mano gli appezzamenti circostanti. Nel 1984, durante l’esibizione degli Smiths, ci fu una grande invasione di palco da parte di bambini. Nel 1989 alcune persone organizzarono dei sound systems abusivi nei pressi del Festival, dove veniva trasmessa musica elettronica e acid house. Nel 1991 la polizia e i cosiddetti “New Age Travellers”, gli Hippies itineranti, si scontrarono; e costrinsero gli organizzatori, nell’edizione del 1992, a recintare il sito del Festival e proibire l’ingresso gratis alle carovane. Nel 1994 il Pyramid Stage bruciò e dovettero sostituirlo con un palco temporaneo. Nello stesso anno, il canale televisivo Channel 4 trasmise per la prima volta l’evento in diretta. Tra il 1994 e il 1996 il Festival ebbe un picco di successo, lanciando artisti come Chemical Brothers, Massive Attack, Oasis, Jamiroquai e Underworld. Con l’ingresso in gioco di investitore del calibro del Guardian e BBC, il Festival non ha mai smesso di crescere (così come le misure di sicurezza per evitare gli ingressi abusivi). Nel 2005 i 112.500 biglietti andarono sold out in 3 ore e venti minuti.

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Non solo Festival

Negli anni furono organizzati campeggi per ospitare tutti i partecipanti e il prezzo cominciò ad aumentare, fino a raggiungere la cifra attuale di 225 pounds. Ingrandendosi, il numero dei palchi e dei servizi offerti all’interno dell’area del Festival si è moltiplicato a dismisura. L’organizzazione consiglia la versione “tapas” del Festival, cioè di “spiluccare” da un palco all’altro e da un’attrazione all’altra, come modo migliore per vivere e farsi prendere dall’esperienza. A oggi, il festival di Glastonbury è all’altezza di competere con i più attrezzati parchi di divertimenti. Senza dimenticare la sua partecipazione a importanti associazioni e cause a scopo benefico quali Oxfam, Greenpeace, Wateraid e altre.

Come raggiungere il Festival in auto

Da Londra: prendere la M3, quindi prendete la A303 e infine la A37. Naturalmente, il servizio di parcheggio con gli anni è diventato organizzatissimo. Basta andare nell’apposita pagina del sito ufficiale per trovare molte indicazioni su come organizzare il proprio parcheggio, quando è il momento migliore per ripartire e altre informazioni utili relativi al clima e all’organizzazione degli spazi di parcheggio.

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