Il cellulare è il nuovo Pericolo Pubblico n. 1 alla guida

Cellulare

Lo dicono i numeri del 2016, lo dicono anche i sondaggi: il cellulare si è conquistato il primo posto tra le principali cause d’incidenti alla guida. L’uso del cellulare per telefonare, l’invio di sms, email, social; quando non addirittura scattare delle foto, sono tutti diventati comportamenti fin troppo comuni nelle abitudini di ogni automobilista, aumentando le percentuali di rischio d’incidente alla guida, a causa dell’elevatissimo livello di distrazione che l’uso del cellulare alla guida comporta. Andiamo a scoprire alcuni dati interessanti rilevati di recenti riguardo agli usi nocivi del cellulare alla guida – e scopriamo insieme quali sono i rischi e le sanzioni che essi comportano a norma di legge.

 

I dati

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Il sondaggio “La sicurezza nelle Flotte Aziendali”, promosso da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale, ha rivelato che l’uso del telefono alla guida, in particolare per inviare messaggi o chiamare senza vivavoce, sia considerato dal 34% dai cosiddetti fleet manager (quelle figure professionali che si occupano della gestione delle flotte di veicoli all’interno delle aziende) il comportamento più pericoloso per gli autisti di flotte aziendali. Secondo dati forniti dall’Aniasa,  la Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, gli incidenti superano i 440 mila casi annui nel solo noleggio a lungo termine, per un danno complessivo attorno ai 285 milioni di euro. Le cause di incidenti e contravvenzioni in aumento sono relative al mancato utilizzo del vivavoce quando si parla al cellulare; e all’abitudine sempre più frequente di inviare sms e scattare foto mentre si è alla guida. D’altro canto, la distrazione è la prima causa accertata di incidente stradale legato al comportamento del conducente. Cosa succede quando si telefona (o si inviano e leggono messaggi) guidando? I tempi di reazione si riducono del 50%: ci rimane solo metà del tempo necessario per reagire di fronte a un evento inaspettato. È stato calcolato che chi parla al cellulare percorre 14 metri in più prima di fermarsi, a una velocità di 110 km orari. Per leggere un messaggio su WhatsApp servono mediamente 8 secondi: esattamente il tempo che ci vuole a percorrere 100 metri ai 50 all’ora. È stato calcolato anche quanto ci vuole per farsi un “selfie” al volante: 14 secondi, il corrispettivo di 195 metri ai 50 all’ora.

 

La normativa

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Entriamo in un merito di interesse più generale andando a scoprire cosa dice la legge rispetto all’uso del cellulare alla guida. I casi e i costi delle sanzioni sono descritti nei comma 2 e 3 bis dell’articolo 173 del CdS. Il Comma 2 recita: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).” Mentre leggiamo nel Comma 3-bis: “Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 161 a euro 646 e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.” Inoltre, citiamo anche l’articolo 126-bis del Codice, quello che ha istituito la patente a punti. La tabella allegata a questo articolo include anche il “costo” in punti per le violazioni all’articolo 173, quindi relative all’uso del telefono, vengono anche tolti 5 punti dalla patente. La violazione delle summenzionate disposizioni comportano una sanzione amministrativa che può compresa tra 148,00 e 594,00 euro. Insomma: usare il cellulare in modo improprio alla guida è una cosa seria, e può comportare, in caso di ulteriori violazione nel corso di un biennio, alla sospensione della patente da uno a tre mesi.

 

Le contromisure

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Le parole chiave sono “tecnologia”, “sensibilizzazione” e, in ambito aziendale, “formazione”. I dispositivi principali su cui è bene fare affidamento sono bluetooth, airbag e abs, insieme allo studio di principi di guida sicura; e in contesto aziendale, di organizzazione di veri e propri corsi per i propri autisti di flotta. Così, tecnologia smart e sicura a bordo e corsi di guida rappresentano oggi un prezioso supporto per migliorare la consapevolezza di chi è al volante e ridurre rischi e sinistri. Grazie alla sensibilizzazione alla guida, alcuni comportamenti rischiosi oggi pesano molto meno a livello statistico, come per esempio fumare mentre si guida o non allacciare le cinture. D’altro canto, a livello aziendale, grazie ai sistemi telematici di monitoraggio, è possibile organizzare operazioni di intervento molto specifiche: come per esempio, impegnarsi a organizzare turni più brevi per consentire gli autisti di guidare sempre in condizioni fisiche ideali. Per quanto riguarda invece i cittadini comuni, le raccomandazioni sono sempre le stesse: tanta prudenza e moderazione, senza dimenticare che la guida è un’attività che richiede attenzione in ogni momento, anche quando la strada è “tranquilla”.

 

Cosa ne pensate dei dati sul cellulare alla guida, alle normative e alle contromisure per prevedere rischi e sinistri? Condividete con noi le vostre opinioni sulle nostre pagine Facebook, Twitter e Google+. Il prossimo appuntamento è su Noleggioauto.it, per organizzare il vostro prossimo itinerario… vi aspettiamo!

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