In seguito a un’inchiesta della rivista Quattroruote, l’argomento è balzato in cima alle attenzioni di tutti proprio quest’estate: molti guidatori “approfittano” dell’immatricolazione estera della propria auto per non pagare le autostrade. Un fenomeno in crescita progressiva e che rappresenta tanto un pericolo per la sicurezza stradale quanto un grosso rischio per chi prova a contravvenire alle regole.
Il caso della targa straniera
Un fenomeno in crescita: tra il 2010 e il 2014, nella sola rete gestita da Autostrade per l’Italia, le auto che hanno transitato un casello senza pagare il pedaggio sono aumentate del 28,2%. I mezzi per aggirare il pagamento sono diversi: quelli più pericolosi prevedono di accodarsi alle auto dotate di telepass per sfruttare l’apertura della sbarra; altri invece preferiscono semplicemente far certificare il mancato pagamento al casello senza mai recarsi al Punto Blu per il rimborso.
Le immatricolazioni all’estero
Il fenomeno delle immatricolazioni all’estero non ha mai risentito di battute d’arresto. Che sia la Romania o la Bulgaria, quello che conta è che in queste nazioni le legislazioni non prevedono il pagamento del bollo e i premi assicurativi sono molto bassi. A questo punto, si ricorre a un prestanome che offra la propria residenza per immatricolare l’auto e il gioco è più che fatto.
Conseguenze legali
Per quanto riguarda il mancato pagamento dei pedaggi, gli strumenti a disposizione delle autorità sono tuttora insufficienti per riuscire a riscuotere tutte le multe che vengono spedite all’estero, perché non esistono sanzioni o fermi amministrativi per gli stranieri che si rifiutano di pagare una multa. Per quanto riguarda invece le immatricolazioni all’estero, nel caso in cui venga scoperto che l’auto è stata immatricolata tramite prestanome, il caso diventa soggetto alla giurisdizione penale, in quanto rappresenta una truffa ai danni dello Stato. Al momento, gli stati stanno trovando degli accordi per fare in modo che sia più facile identificare e riscuotere i risarcimenti dovuti a eventuali infrazioni. In altri paesi, come la Catalogna, verranno implementati sistemi informatici che permetteranno di identificare in pochissimo tempo la targa interessata e di richiedere immediatamente il pagamento della sanzione. I trasgressori sono stati avvisati.