Mirai, l’auto a idrogeno della Toyota, è la World Green Car del 2016

toyota mirai

La Mirai, che in giapponese vuol dire “futuro” è la prima auto a idrogeno di serie del mondo, la prima auto fuel cell a entrare in listino come una qualsiasi altra automobile ed è prodotta dalla Toyota. L’auto è in vendita in Giappone, in California e in quattro mercati del Vecchio Continente dotati delle apposite “stazioni di ricarica”: Germania, Gran Bretagna, e Danimarca; inoltre, sarà presto disponibile anche in Belgio, Olanda, Norvegia e Svezia. Costo di listino: 80.000 euro circa. Si tratta certo di una cifra non a tutti accessibile; tuttavia, il progetto della Mirai si candida a essere uno dei più rivoluzionari per l’industria automobilistica negli anni a venire; e quest’anno è arrivato un riconoscimento importante: Mirai è stata infatti eletta l’auto più “verde” del 2016.

La World Green Car 2016

Il 24 marzo scorso, nel corso del Salone Internazionale dell’Auto di New York, la Toyota Mirai è stata insignita, da una giuria composta da 73 giornalisti di settore, provenienti da 23 paesi del mondo, con il premio di ‘World Green Car’ del 2016. La giuria ha giudicato pioneristico il progetto della Toyota Mirai per il settore automotive del futuro e ha elogiato il “contributo allo sviluppo di una società a zero emissioni” . È stato sottolineato, inoltre, come alle eccezionali credenziali ambientali e tecnologiche, la Mirai sia anche in grado di aggiungere anche un incredibile piacere di guida, una silenziosità pressoché totale ed un comfort molto elevato, unito a un design futuristico. Caratteristiche, queste, perfettamente in linea con il mercato automobilistico contemporaneo e che evidenziano forse l’aspetto più “rivoluzionario” di questo modello: la capacità di unire innovazione tecnologica a un appeal commerciale riconosciuto e altamente competitivo.

Come funziona un’auto a idrogeno?


Le auto a idrogeno, come la Mirai, sono mosse da un motore elettrico alimentato dall’energia prodotta dalle cosidette fuel cell, le “celle a combustibile”: dispositivi che producono una reazione tra l’idrogeno contenuto nel serbatoio e l’ossigeno dell’aria. L’idrogeno, in forma gassosa, viene pompato nel veicolo al momento del rifornimento e stipato in serbatoi del carburante in fibra di carbonio. L‘ossigeno, invece, passa dalle ventole di areazione anteriori dell’auto. In questo modo, idrogeno e aria viaggiano separatamente fino al pacco di celle a combustibile, dove attraverso una reazione chimica viene generata l’elettricità che muove il motore del veicolo. L’unico prodotto generato da questa reazione è l’acqua, H2O, che viene espulsa dal tubo di scappamento. Rispetto alle auto elettriche a batteria si ha un minor tempo di ricarica e una maggiore autonomia, a fronte però di una maggiore complessità tecnica e dei problemi di rifornimento (e un costo complessivo della vettura, come abbiamo visto, ancora elevato, al momento).

In Italia

In Italia l’introduzione dell’auto a idrogeno è resa problematica dall’assenza di apposite stazioni di rifornimento attrezzate. Tuttavia, è stato firmato, in questi primi giorni da aprile, a Venezia, un protocollo d’intesa tra il sindaco del capoluogo veneto, Luigi Brugnaro e Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia spa, nel quale si prevede l’installazione di una stazione di rifornimento “green”, collocata con ogni probabilità a Marghera, e un progetto di car sharing che utilizzi vetture ibride. Il protocollo firmato a Venezia potrebbe segnare un punto di svolta per la diffusione delle auto a idrogeno e per l’aggiornamento dell’attuale legislazione relativa alla mobilità a idrogeno, soprattutto rispetto all’aggiornamento delle tecnologie di rifornimento: l’unica stazione di rifornimento attrezzata e omologata in suolo italiano, infatti, si trova a Bolzano, al momento. Ci si augura di poter ampliare la rete in tutto il territorio nazionale per poter restare al passo con questi tempi che, Toyota, con il modello Mirai, ha contribuito ad accelerare, in direzione di una mobilità ancora più sostenibile.

Che ve ne pare della Mirai, l’auto più “green” dell’anno? Sarà lei la tanto attesa “auto del domani“? Fateci sapere la vostra opinione sulle nostre pagine Facebook, Twitter o Google+ …vi aspettiamo!

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