Tre capolavori architettonici che ancora non conoscete

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Nei nostri articoli abbiamo parlato di Torri Pendenti, di Castelli e importanti palazzi nobiliari; delle dieci cose imperdibili di Roma, tutte spettacolari. Vi abbiamo anche portato in alcuni dei panorami più spettacolari al mondo, come i ghiacciai argentini, i paradisi terrestri del Costa Rica e i placidi declivi dell’Alsazia e della Garfignana. Tuttavia, esistono alcuni posti nel mondo che ospitano veri e propri capolavori dell’umanità, patrimoni non meno preziosi del Barocco catanese o del Centro Storico di Verona. Si tratta di edifici spesso imponenti e maestosi, innalzati per ragioni tanto civili quanto religiose. In questo articolo, vogliamo farvi fare un piccolo giro del mondo, mostrandovi alcune di queste importantissime testimonianze della grandezza e dell’abilità dell’uomo.

 

Romania, Palazzo del Parlamento

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Il Palazzo del Parlamento di Bucarest, in Romania, è l’edificio civile a finalità amministrative più grande, più costoso e più pesante, secondo il Guinness dei Primati. La sua edificazione fu voluta dal temuto dittatore Nicolae Ceausescu nel 1984. L’edificio, costruito in una forma particolare di classicismo socialista, conta dodici piani in superficie e otto sotterranei, ospita 1.1000 stanze e copre uno spazio pari a 330mila metri quadrati. Il costo della sua costruzione, ultimata nel 1997, è pari 3 miliardi e mezzo di euro, cifra ancora insuperata per un edificio amministrativo. Il suo nome originale e ancora popolarmente usato è quello di Palazzo del Popolo (“Casa Poporului“), e sorge su una collina (“Collina degli Spiriti”, “di Urano”, o “di Arsenale”), che fu in gran parte rasa al suolo per consentire la costruzione del fabbricato, che coinvolse circa 700 architetti e più di 20.000 operai organizzati in turni, 24 ore su 24, per cinque anni. Il Palazzo oggi ospita la Camera e il Senato della Repubblica Romena, nonché il Museo Nazionale di Arte Contemporanea e il Museo del Totalitarimo e del Realismo Socialista, con annesso Parco.

 

Bosnia Erzegovina, Stari Most

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Lo Stari Most (“Il Vecchio Ponte”) è un ponte ottomano del XVI secolo appartenente alla città di Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, che attraversa il fiume Narenta. Simbolo indiscusso della città, lo Stari Most venne commissionato dal sultano Solimano il Magnifico nel 1557. Della sua costruzione, ultimata in nove anni, si sa poco o nulla: si conosce il nome del costruttore, un certo Mimar Hayruddin, un discepolo del celebre architetto ottomano Sinan, il quale (così tramanda la storia), essendogli stato ordinato di costruire un ponte di dimensioni senza precedenti, pena la morte, si preparò per il suo stesso funerale il giorno in cui l’impalcatura veniva tolta dalla struttura appena completata. Alcune cose invece restano ignote, come il metodo utilizzato per erigere l’impalcatura  e quello utilizzato per trasportare le pietre da una parte all’altra del fiume. Lo Stari Most è ritenuto il ponte a singolo arco più grande del suo tempo, il che lo rende uno dei capolavori architettonici dell’umanità. Il 9 novembre 1993, durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, le forze secessioniste croate distrussero il ponte; tuttavia, esso venne ricostruito sotto l’egida dell’UNESCO, riaperto nel 22 luglio 2004 e celebrato come simbolo di riconciliazione fra le comunità cristiane e musulmane dopo gli orrori della guerra. Inoltre, seguendo una storica tradizione, attestata sin dal 1664, i tuffi dallo Stari Most sono stati inseriti nel 2015 nel circuito del Red Bull Cliff Diving World Series.

 

Pakistan, Forte di Derawar

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Il Forte di Derawar è una grande fortezza quadrata situata a Bahawalpur, nel Punjab pakistano. I suoi quaranta bastioni sono visibili per molte miglia all’interno del deserto di Cholistan. Le mura hanno una circonferenza di 1500 metri e si innalzano sino ad un’altezza di 30 metri. Il forte fu costruito dalla famiglia reale Bhati di Jaisalmer e fu protagonista di diverse contese, conquiste e riconquiste a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. La visita al Forte è molto particolare, in quanto l’edificio, poco noto anche agli stessi abitanti dell’area, è situato nel bel mezzo del deseto ed è necessario noleggiare un’auto (possibilmente  con autista) per raggiungerlo. Inoltre, per via dell’erosione, la fortezza stessa si sta sgretolando, sollevando il problema di fondare una sovrintendenza che sia in grado di curare la conservazione e la manutenzione, per non privare l’umanità di questa bellezza unica al mondo.

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