Trieste, crocevia di popoli e storia

Trieste non è uno dei comuni più grandi d’Italia; ma la sua particolare posizione, sul confine orientale, ha sempre svolto un’importante funzione strategica e di scambio con il mondo dei popoli slavi e con l’Austria. Per questa ragione, Trieste è stata una delle città italiane più importanti in particolare a cavallo tra il XIX e il XX secolo. La sua anima mescola caratteri mediterranei e mitteleuropei e il suo porto è il più grande e importante d’Italia, uno degli snodi marittimi più importanti d’Europa, il principale sbocco marittimo dell’Impero Asburgico. Questo ha reso e rende tuttora Trieste un luogo di scambi, di incontri, di meticciamenti; ma anche una città che ha rappresentato un rifugio, una seconda opportunità e, a volte, anche un esilio per molte persone che ci sono venute a vivere. Questa sua qualità l’ha resa una città particolarmente vivace e originale, caratteri che spiccano attraversando il tessuto urbano e visitando le sue principali attrazioni.

Piazza Unità d’Italia

La nostra esplorazione non può cominciare che dalla piazza principale di Trieste. La piazza, in seguito a un recente restauro, presenta una pavimentazione studiata per ricordare i “masegni”, le pietre che anticamente lastricavano la piazza; e la fontana dei Quattro Continenti è stata ricollocata nella sua posizione originale, davanti all’ingresso principale del Municipio. Piazza Unità d’Italia è una piazza “nobile”, in quanto circondata da alcuni dei più importanti edifici storici cittadini: il palazzo della Luogotenenza austriaca del 1905; palazzo Stratti del 1839; palazzo Modello del 1871; il municipio del 1875, che abbiamo già menzionato; palazzo Pitteri  del 1780; il Grand Hotel Duchi d’Aosta del 1873; e infine, il palazzo della compagnia di navigazione Lloyd, ora sede della Regione, risalente al 1884.

Museo Revoltella

Il Museo Revoltella è stato allestito nel 1872 presso la dimora del barone Pasquale Revoltella; il quale, alla sua morte, la donò alla municipalità assieme a alle opere, gli arredamenti ed i libri che essa conteneva. Per ampliare la collezione originale il Comune acquistò nel 1907 il vicino Palazzo Brunner e allestì a partire dal 1963. In quello stesso anno a Palazzo Brunner fu affiancato anche Palazzo Basevi, il cui allestimento fu a sua volta concluso nel 1991. Al momento il museo è composto dai tre palazzi, per un totale di 4.000 metri quadrati di area espositiva. Le opere esposte oggi sono circa 350 tra dipinti e sculture, in particolare dalla seconda metà dell’Ottocento in poi, dei principali artisti italiani d’arte contemporanea.

Cattedrale di San Giusto

Sulla sommita del colle di san Giusto si trova, il principale edificio religioso cattolico della città, la basilica cattedrale di san Giusto. L’aspetto attuale della basilica deriva dalla leggendaria unificazione delle due preesistenti chiese di Santa Maria e di san Giusto, inglobate sotto uno stesso tetto dal vescovo Rodolfo Pedrazzani da Robecco tra gli anni 1302 e 1320. La prima attestazione riguardante la cattedrale risale invece all’anno 1337, quando il campanile dell’ex chiesa di Santa Maria venne rivestito con uno spesso muro per poter sostenere il nuovo edificio. Il campanile in origine era più elevato, ma nel 1422 un fulmine lo colpì e fu pertanto ridotto all’altezza attuale.

Il Faro della Vittoria

Costruito tra il 15 gennaio 1923 ed il 24 maggio 1927 su progetto dell’architetto italiano Arduino Berlam, il faro, oltre ad assolvere le consuete funzioni di supporto alla navigazione, illuminando il golfo di Trieste, rappresenta anche un monumento commemorativo in onore dei caduti del mare durante la Prima Guerra Mondiale. Il monumento è stato costruito sulle antiche strutture del forte austriaco “Kressich” del 1854 presso il Poggio di Gretta, a 60 metri sul livello del mare. Entrambe le statue, quella della Vittoria alata che corona l’apice della lampada e del marinaio, ornamento frontale del faro, sono opera dello scultore triestino Giovanni Mayer. Dal 1986 il monumento è aperto alle visite fino alla prima terrazza della struttura, che riguarda la parte monumentale.

Teatro Verdi

Il principale teatro d’opera di Trieste fu costruito per iniziativa privata tra il 1798 e il 1801 su progetto originale fu di Giannantonio Selva, già progettista della Fenice di Venezia; e di Matteo Pertsche subentrato per occuparsi soprattutto delle facciate. La prima rappresentazione si ebbe il 20 aprile 1801 e fu la prima assoluta dell’opera “Annibale in Capua” del compositore Antonio Salieri. Notevole fu il successo ottenuto nella stagione 1843-1844 il “Nabucco” di Giuseppe Verdi, testimoniato dalle oltre venti repliche. Il teatro fu intitolato allo stesso compositore parmigiano il 27 gennaio 1901 su decisione con delibera straordinaria del consiglio comunale, convocato la notte stessa della morte del grande compositore.

Castello di Miramare

Lo Schloß Miramar, affacciato sul golfo di Trieste, è una delle attrazioni principali a Trieste. In principio fu una residenza della corte Asburgica, edificata nel 1860 per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena, Arciduca d’Austria e Imperatore del Messico, per farne la propria dimora da condividere con la moglie, Carlotta del Belgio. Affacciato sul golfo di Trieste, il Castello è situato a una manciata di chilometri dalla Stazione Ferroviaria di Trieste. Il castello è circondato da un grande parco di circa 22 ettari, caratterizzato da una grande varietà di piante esotiche, raccolte dall’Imperatore stesso durante i suoi viaggi come Ammiraglio della Marina Militare. Il Castello presenta ancora gli arredi originali d’epoca, testimonianza della storia dei nobili proprietari, e del loro triste destino: l’Imperatore perse la vita in Messico e la moglie Carlotta visse per un periodo nel Castelletto adiacente all’edificio principale, vittima di un violento esaurimento nervoso.

La Sinagoga

Chiudiamo questa carrellata della principali attrazioni della città di Trieste con un la Sinagoga, testimonianza di una dei tanti volti di questa città, che abbiamo descritto come crocevia di popoli, di storia e anche di culture. Sotto questa luce, la Sinagoga è un esempio piuttosto importante: inaugurata nel 1912, essa è considerata tra i maggiori edifici di culto ebraici in Europa, seconda per dimensione solo al Tempio di Budapest, a testimonianza dell’importanza economica, culturale e sociale delle Comunità ebraiche nell’Impero Austro-Ungarico (di cui Trieste faceva parte) durante il dominio Asburgico. Con l’annessione del 1918 di Trieste all’Italia, la Sinagoga è diventata, insieme alle sinagoghe di Roma, Genova e Livorno, una delle quattro principali sinagoghe italiane del Novecento.

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