Un’altra perla italiana: la piccola Alessandria

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Alessandria è una città da scoprire: chi si dedicherà alla sua conoscenza scoprirà una località ricca di pregiati siti architettonici e di peculiarità gastronomiche di antica tradizione. Negli ultimi anni, inoltre, il volto della città è stato rinnovato e ritoccato attraverso numerosi e importanti lavori di restauro. Secondo la tradizione, la fondazione della città è datata 3 maggio 1168. Alessandria deve il suo nome a Papa Alessandro III, storico oppositore dell’Imperatore Federico Barbarossa e sostenitore della Lega Lombarda. La città, per la sua particolare collocazione, si connota come una fortezza ai confini del Marchesato del Monferrato (ai tempi, alleato del Barbarossa). Nel 1174, Alessandria subisce l’attacco delle forze imperiali, sconfiggendole dopo un lungo assedio. Per questa ragione, sullo stemma cittadino è riportato il motto “Deprimit elatos, levat Alexandria stratos”: Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili.

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Dal punto di vista artistico-architettonico, possiamo menzionare tra le principali attrazioni una serie di edifici pubblici, quali Palazzo Ghilini (insigne testimonianza del Settecento piemontese, opera dell’architetto Alfieri), oggi sede della Prefettura e della Provincia; Palazzo del Municipio, con il caratteristico orologio a tre quadranti e il galletto rubato ai casalesi nel 1225; e Palazzo Cuttica (del 1700) con sale arredate e affreschi.

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Fra gli edifici di culto, invece, si possono citare la Cattedrale, dedicata ai Santi Pietro e Marco, edificata nel XII e ampliata progressivamente nei secoli a venire; la settecentesca parrocchiale di Sant’Alessandro, con la facciata in stile neoclassico; la chiesa di Santa Maria del Carmine, considerata una delle più belle chiese dell’alessandrino, con il suo particolare stile gotico lombardo, la cui costruzione è datata intorno al 1320; e infine, la chiesa di Santa Maria di Castello, con la sua particolare commistione di stili, dal tardoromanico della sua fondazione, il portale rinascimentale, e tutte le aggiunte successive, tra cui l’altare, la fonte battesimale e la sacrestia.

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Altre importanti attrazioni di Alessandria sono rappresentate dalla Pinacoteca e il Museo Civico, il cui nucleo principale è costituito da una donazione risalente al 1854, comprendente la Collezione Migliara, che include dipinti, miniature e disegni; e una raccolta di opere del XV-XVIII secolo e di artisti piemontesi del XIX-XX secolo, entrambi  provenienti da chiese dell’Alessandrino e da altre collezioni collezioni private; Palazzo Guasco, principale teatro degli eventi culturali della città, la cui storia risale ai tempi della fondazione della città, e al cui interno sono ospitati, oltre ad alcuni uffici pubblici, anche una biblioteca, un teatro e la galleria d’arte dedicata all’artista alessandrino Carlo Carrà; e, su tutte. la Cittadella Militare, situata oltre il fiume Tanaro, sulla sponda sinistra. Già Monumento Nazionale, dal 2006 la cittadella è stata inserita nella cosiddetta Tentative List per la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Il complesso costituisce uno dei più grandiosi monumenti europei nell’ambito delle fortificazioni permanenti del XVIII secolo, tra i pochi ancora esistenti e uno dei meglio conservati in tutta Europa, l’unica fortezza di pianura costruita dai Savoia e l’unica fortezza europea tuttora inserita nel suo contesto ambientale originario, perfetto esempio di fortificazione alla moderna. Sui suoi bastioni, per la prima volta nella storia d’Italia, venne innalzato in data 10 marzo 1821, il vessillo tricolore.

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2 Commenti

    1. dice: admin

      Cara Alessandra, hai perfettamente ragione, ce ne siamo dimenticati! Aggiorneremo l’articolo al più presto dedicandogli lo spazio che merita.

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