Venosa (PZ) con le Dimore degli Artisti

Quale miglior modo di scoprire un territorio che attraverso le parole di chi questo territorio lo vive tutti giorni? Informaviaggi è andato a scovare le migliori strutture ricettive d’Italia per farsi raccontare le bellezze del luogo da albergatori e locandieri, trasformandoli in Local Guide – NoleggioAuto.it.

La Basilicata è una delle bellezze più nascoste del nostro paese, uno degli obiettivi del nostro viaggio è proprio quello di dare voce a delle realtà segrete, fuori dai comuni giri del turismo.

Per farlo abbiamo parlato con Le Dimore degli Artisti, un angolo di pace e bellezza a disposizione di chiunque giunga a Venosa, in Basilicata, per una vacanza di piacere, un week-end di relax o anche un viaggio di lavoro.

La loro struttura è situata in una posizione privilegiata e strategica del centro storico, adiacente a Piazza Orazio e a metà strada tra il Castello aragonese da una parte la Cattedrale di Sant’Andrea dall’altra.

Cosa può vantare il vostro B&B rispetto agli altri?

Le nostre camere uniscono il buon gusto di un arredamento originale al calore dell’ospitalità. Tutte curate nei minimi particolari e dotate di ogni comfort, rappresentano una sistemazione accogliente per coppie, famiglie o viaggiatori singoli, dove poter trascorrere un soggiorno tranquillo e rilassante.

I nostri ospiti si sentiranno come a casa propria e troveranno un punto d’appoggio per partire alla scoperta della città di Orazio, il grande poeta latino celebre nel mondo per il suo “carpe diem”.

Le Dimore degli Artisti sono costituite da tre camere e una suite, distribuite su due livelli in un edificio del centro storico di Venosa. Tanti i servizi che mettiamo a disposizione dei nostri ospiti, garantendo un soggiorno confortevole e riposante in ogni stagione: impianto di riscaldamento e climatizzazione autonomo, tv led con digitale terrestre, bagno privato con doccia, set asciugamani, set cortesia, phon, minibar, set cucito.

La suite può vantare anche un angolo cucina completo di fornelli e lavello, un salottino con divano, vasca da bagno con doccia e balcone.

Quali servizi offrite per viziare i clienti?

Tutti i nostri ospiti possono trovare l’occorrente per un mini breakfast da consumare in camera, composto da biscotti, fette biscottate e crostatine monoporzione, confetture di frutta e crema spalmabile monodose, bollitore con tè e tisane. Nel corridoio della struttura è possibile usufruire gratuitamente della macchina per caffè, tè, orzo.

Da cosa restano più sorpresi i vostri clienti?

Dalla bellezza della Basilicata, dalla varietà di divertimenti, cultura e offerta culinaria.

Un segreto o un tesoro nascosto della vostra zona che solo i locali conoscono?

Un gioiello poco conosciuto di Venosa è il Parco del Reale, situato nel “vallone” del ruscello Reale, che scorre a margine del versante est dell’altopiano su cui sorge il centro abitato. L’area, fino al XVI secolo sede di orti a servizio della città, successivamente si è trasformata in bosco incolto, abbandonato, disseminato da una folta vegetazione selvatica.

Da qualche anno, però, una parte della valle è stata recuperata, realizzando un parco naturalistico con finalità creative e didattiche, su una superficie di 70 mila mq. Il Parco del Reale, gestito dall’omonima associazione, offre ai visitatori percorsi nella natura, aree di sosta in compagnia di animali domestici e da cortile, brevi corsi sulle piante officinali e sulle specie arboree e arbustive presenti.

Quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili nella vostra zona?

La festa patronale è quella più sentita dagli abitanti di Venosa, come spesso capita nei centri di piccole dimensioni, poiché rappresenta il simbolo delle tradizioni e della devozione popolare. Ogni anno a Venosa si festeggia San Rocco nei giorni dal 16 al 18 agosto.

Altri appuntamenti immancabili sono: la Sacra rappresentazione della Via Crucis, che va in scena per le strade e le piazze del borgo durante il Venerdì Santo; il Certamen Horatianum, una competizione internazionale di traduzione e commento dal latino che si svolge nel mese di aprile con la partecipazione di studenti da tutta Europa; la Festa della SS. Trinità, in programma l’ottava domenica dopo Pasqua; il festival del libro Borgo d’Autore nel mese di giugno; il Festival dei Cinque Continenti ad agosto.

Tra le tante sagre che si svolgono durante l’anno nei paesi vicini, quella di maggiore richiamo e più lunga tradizione è la Sagra della Varola a Melfi, dedicata alla castagna, che nel mese di ottobre richiama visitatori da numerose regioni.

Cosa offre il vostro territorio che nessun’altro può vantare?

Venosa è situata tra le dolci colline che circondano il Monte Vulture, un antico vulcano spento che domina un paesaggio unico, ricoperto di boschi, vigneti, uliveti e campi di grano. È tra le più importanti città storiche e artistiche della Basilicata e uno dei suoi simboli è il poderoso Castello Aragonese, con torri cilindriche e loggia cinquecentesca, eretto per volontà del Duca Pirro Del Balzo Orsini, oggi sede del Museo Archeologico Nazionale.

I maggiori ricordi della prosperità del periodo romano dell’antica Venusia sono visitabili nel Parco Archeologico, importante area che ospita un complesso termale, la domus, con pregevoli pavimenti musivi, e l’anfiteatro, di forma ellittica. Nei pressi si trovano anche le catacombe ebraiche e cristiane. Il monumento di spicco, tuttavia, rimane l’Abbazia della Santissima Trinità, costruzione voluta dal Conte Drogone d’Altavilla, che comprende la Chiesa Vecchia, la sede Abbaziale e la Chiesa Nuova, denominata Incompiuta e composta solo da colonne e pilastri.

Venosa, inoltre, dista soli 21 km dalla città federiciana di Melfi, 29 km dai Laghi di Monticchio, 37 km dal Castello di Lagopesole, 39 km dalla Cattedrale di Acerenza, 43 km dalle cascate di San Fele. Venosa è anche la terra dell’Aglianico del Vulture, un vino DOC con oltre duemila anni di storia, dal gusto forte e dal colore rosso intenso, tendente al nero.

C’è qualcosa da aggiungere?

A pochi chilometri dalla città si trova il Sito Paleolitico di Notarchirico, costituito da un’area museale coperta che mostra nove livelli, riferibili a un periodo compreso tra 600 mila e 200 mila anni fa, e conserva importanti testimonianze della presenza umana in epoca preistorica.

Le campagne di scavo hanno consentito di ritrovare numerosi resti di animali ora estinti (elefante antico, bisonte, bue selvatico, rinoceronte, cervidi, ecc.). Di particolare rilevanza un cranio di elefante rinvenuto nel 1988 in posizione capovolta con entrambe le zanne.

Un femore umano fortemente fossilizzato, attribuito ad un individuo femminile di età adulta, rappresenta il più antico resto umano ritrovato nell’Italia meridionale. La sua datazione risale a circa 300 mila anni fa. Sono stati rinvenuti anche strumenti su scheggia e su ciottolo.


Ringraziamo Le dimore degli artisti per averci raccontato la loro splendida zona.

Ci vediamo su noleggioauto.it per organizzare il vostro prossimo viaggio in Basilicata!

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