#Italiaontheroad – Alla scoperta dell’Etna e di Catania con “Sharing Sicily”

catania
Etna
Torna la rubrica #Italiaontheroad per la promozione del territorio italiano: questa volta andremo alla scoperta dell'Etna e di Catania insieme a Sharing Sicily!

Torna #Italiaontheroad, l’iniziativa per la promozione del territorio italiano di noleggioauto.it in collaborazione con enti e associazioni turistiche locali. Questa volta, partiremo alla scoperta del vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna, passando per Catania. A portarci in giro sarà Giovanni Mazzeo di Sharing Sicily, associazione turistica che organizza escursioni e trekking, il quale ci ha raccontato cosa non perdersi a Catania e quali percorsi effettuare sull’Etna.

On the road: cos’è assolutamente vietato perdersi una volta saliti in macchina?

Se si atterra a Catania, dopo una visita della città, una tappa obbligatoria è il vulcano Etna! Per gli amanti del trekking, sul nostro vulcano ci sono tantissimi percorsi incredibili, che alternano boschi a paesaggi lunari, grotte laviche e panorami mozzafiato. Vi suggeriamo alcuni percorsi facili assolutamente da non perdere e da fare anche in autonomia. A 1,3 km dal Rifugio Sapienza, scendendo in direzione Zafferana Etnea, troverete il sentiero “Schiena dell’asino”: vi basterà scrivere su Google Maps “parcheggio Schiena dell’Asino” per raggiungerlo. Un percorso non impegnativo, anche se in salita, che vi condurrà fino a quota 2000 mt. dopo circa 3 km, fino a un affaccio sulla Valle del Bove che vi lascerà letteralmente a bocca aperta. Vi troverete sospesi tra cielo e terra: da una parte ammirerai i crateri sommitali, dall’altra l’immensa Valle del Bove e il mar Ionio.

Un altro percorso, poco battuto e meno turistico, a circa 1,5 km dal Rifugio Sapienza, è quello di “Monte Nero degli Zappini”, con partenza da Piano Vetore. Facile e adatto a tutti. Si tratta del primo sentiero natura ufficiale dell’Etna, con aree boschive, colate laviche e viste sui crateri secondari. Per raggiungere con l’auto inizio del sentiero, basterà impostare Google Maps scrivendo “Piano Vetore”. Infine, un altro percorso è il sentiero-natura dei Monti Sartorius: si trova a circa 2 km dal Rifugio Citelli ed è una passeggiata tra antichi crateri a bottoniera, con un panorama mozzafiato sul vulcano e sulla costa.

Sicilia

Lungo la strada due chicche imperdibili: la prima è la Grotta dei Ladroni, o Grotta della Neve. Si trova a 2 km dal sentiero dei Monti Sartorius: per raggiungerla, basterà impostare su Google Maps “Grotta della Neve”. Una volta parcheggiata l’auto, basterà percorrere circa 300 metri e raggiungere questa grotta che si è formata durante una colata lavica antica, successivamente utilizzata come neviera. La seconda è la Grotta Cassone, a circa 1 km dal parcheggio del Rifugio Schiena dell’Asino: è una delle grotte laviche più facilmente accessibili e visitabili del vulcano. Si tratta di un tunnel di scorrimento lavico, originato da una colata del 1792.

Per raggiungere la vetta del vulcano è possibile fare un’escursione fino ai crateri sommitali con l’ausilio di una guida vulcanologica: in questo modo sarà possibile ammirare uno spettacolo tra fumi vulcanici e paesaggi lunari. Per altri percorsi più articolati è possibile avvalersi di guide escursionistiche.

Senza dubbio, anche una visita di Catania è fondamentale per scoprire il suo immenso patrimonio artistico-culturale. Una tappa da non perdere è la Cupola della Badia di Sant’Agata, con la vista a 360° su Catania, l’Etna e il mare: è un luogo spettacolare e tranquillo rispetto alle solite mete affollate. E ancora, consigliamo di visitare la Cattedrale di Catania e i sotterranei delle Terme Achilliane, il Teatro antico e l’anfiteatro romano, il Monastero dei Benedettini. L’ideale è fare uno dei tanti tour organizzati da associazioni e/o guide locali per andare a vedere anche i luoghi e angoli nascosti presenti nella città.

Consigli dell’esperto: un tesoro nascosto che solo i locali conoscono!

Due chicche legate alla città di Catania. Nel centro di Catania, nel luogo dove si svolge il caratteristico mercato della “Fera o Luni”, c’è una chiesetta piccola e nascosta: apparentemente invisibile, si tratta della chiesa di San Gaetano alle Grotte. Entrando in questa chiesa vi è la possibilità di scendere in una cripta sotterranea incredibilmente suggestiva.

Un’altra chicca si trova nei sotterranei del risto-pub “A Putia dell’Ostello”, dove è possibile pranzare o cenare in un locale sotterraneo con accanto il misterioso fiume Amenano che scorre. Per chi è di passaggio, si può anche semplicemente visitare la grotta. Per fare un aperitivo con vista mozzafiato, sopra piazza Università, nel periodo primaverile ed estivo, si consiglia l’Ostello degli Elefanti, per ammirare un panorama spettacolare che spazia dai tetti barocchi del centro storico fino all’Etna. Dall’altro lato, si può godere di una vista sul mare, con il golfo di Catania all’orizzonte.

Se non ora, quando?: i migliori periodi dell’anno per visitare la zona

I migliori periodi dell’anno per visitare la Sicilia sono certamente quelli di medio-bassa stagione. La Sicilia ha un clima molto mite, ragione per cui nei periodi autunnali e primaverili sarà possibile godere di temperature ideali, per fare il bagno, visitare borghi e città trovando poco traffico in giro. Il periodo invernale, per la visita del patrimonio storico-culturale, è certamente il migliore dell’anno. Il mese che si consiglia di evitare è senza dubbio quello di agosto, il periodo più caotico sulle strade e più caldo dell’anno.

Pic-nic: specialità da gustare solo e soltanto nelle trattorie tipiche

Nei piccoli centri e nei luoghi meno turistici si trovano le migliori trattorie e specialità da gustare. Un segreto per trovare davvero i locali migliori: chiedere alle persone del posto consigli su trattorie, bar e pasticcerie. Chi meglio di loro conosce questi posti? Nei borghi di Milo, Zafferana Etnea, Nicolosi e Sant’Alfio sarà possibile trovare diverse trattorie tipiche.

In particolare, vi consigliamo due locali sull’Etna: una locanda fuori dai circuiti di massa, molto curata e dall’atmosfera magica, tra boschi di castagno secolari e natura selvaggia, la “Locanda Milia”, immersa nei boschi di Etna sud-est. Un altro posto che consigliamo, più spartano ma genuino e autentico, è il Rifugio Citelli: un rifugio molto grazioso dove potrai assaggiare piatti tipici in un ambiente informale.

Usi e costumi: quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili?

Sono tante le feste tradizionali o sagre nei paesi etnei, in particolare nel periodo autunnale, generalmente associate al prodotto tipico del territorio. La sagra del pistacchio di Bronte, la sagra della fragola di Maletto, l’ottobrata di Zafferana Etnea e tante altre feste e sagre tradizionali (ogni borgo ne ha una!). Tuttavia, vi suggeriamo di guidare anche verso quei piccolissimi borghi per scoprire feste e tradizioni davvero autentiche, dove il tempo si è fermato e dove non si rischia di incontrare caos e confusione.

Consigli sulla viabilità: quali sono le strade più panoramiche da percorrere e quali da evitare per il traffico?

Le strade che conducono sul nostro vulcano e sugli incantevoli paesi etnei sono generalmente poco trafficate e incredibilmente panoramiche: guidare per quelle strade è molto suggestivo. Ad esempio, la SP92 da Nicolosi a Rifugio Sapienza: il panorama spazia dalle colate laviche ai boschi, con una vista mozzafiato su Catania e il Mar Ionio. Oppure, la Strada Mareneve – Etna Nord, da Linguaglossa a Piano Provenzana. Questa strada attraversa pinete e boschi di betulle, offrendo viste spettacolari dell’Etna, con i suoi crateri, e del mare in lontananza. Soprattutto nei periodi autunnali e primaverili, i colori sono straordinari. Il contrasto tra la natura verde e la lava nera dell’Etna è spettacolare.

Tra le strade più panoramiche, è necessario menzionare anche la Strada dei borghi, che parte da Zafferana Etnea, proseguendo verso Milo e Sant’Alfio. Un percorso immerso nel verde tra vigneti e antichi borghi alle pendici dell’Etna. La strada regala viste incredibili sulla costa ionica e sulle terre vulcaniche. In queste zone ci sono tante buone trattorie per gustare prodotti tipici siciliani genuini. Infine, da Randazzo verso Bronte, lungo la Strada Statale 120, si attraversano vigneti, uliveti e piantagioni di pistacchi (famosi quelli di Bronte), con l’Etna che domina il paesaggio. E per panorami rurali autentici, sono ottimi spunti i borghi storici come Randazzo e Castiglione.

Ultima offerta: cosa offre questa zona che nessun’altra regione italiana può vantare?

Un territorio bagnato dal mare, con diverse spiagge per tutti i gusti che spaziano tra sabbia, scogli e ciottoli, con il vulcano attivo più grande d’Europa. Nello stesso tempo, un patrimonio artistico-culturale e popolare unico al mondo, dato che tutte le più grandi civiltà sono passate dalla Sicilia. Inoltre, il vulcano Etna e più in generale il territorio, affascina anche per i miti e leggende. La possibilità di fare trekking e passeggiate naturalistiche sul nostro vulcano, ritrovandosi ad alternare paesaggi lunari tra colate laviche e crateri, fitti boschi e grotte laviche.

Se ciò non bastasse, la Sicilia gode di un clima mediterraneo con inverni miti, estati calde e tanta luce solare. Questo ambiente è perfetto per produzione di alimenti dal sapore intenso e dalle caratteristiche organolettiche uniche al mondo. In poche parole, sarà possibile assaggiare prelibatezze frutto di materie prime uniche al mondo. Infine, la cultura dei siciliani, popolo caloroso e socievole che farà sentire i nuovi arrivati come un locale e non come un turista.

A questo proposito, la mission di Sharing Sicily è quella di proporre esperienze autentiche, fuori dai circuiti di massa, che mettano in contatto locali e viaggiatori. Questa combinazione di autenticità, condivisione e scoperta di luoghi nascosti rende Sharing Sicily un punto di riferimento originale per chi vuole vivere esperienze autentiche nella nostra splendida isola.

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