di Beatrice Verga
I libri che parlano di viaggi sono davvero tanti. Nel corso dei secoli l’uomo è stato affascinato in maniera profonda dal tema del viaggio, che ha attraversato in maniera trasversale tutte le culture. Parlare di libri di viaggio è molto difficile, perché significa aprire un capitolo di grande ampiezza sulla storia della letteratura mondiale. Ci sono corsi universitari dedicati alla letteratura di viaggio ma, come in molti ambiti della creatività, riescono a portare all’ascoltatore soltanto una parte di quello che è l’universo degli scrittori che hanno parlato di viaggio.
Un esempio capitale è quello di Erodoto, lo storico di Alicarnasso che ha raccontato i suoi viaggi in Grecia e in Persia aprendo la strada a diverse discipline umanistiche. Il mondo di Erodoto è stato analizzato da diverse figure intellettuali nel corso dei secoli. Il reporter Riszard Kapuściński, nato in Bielorussia nel 1932 e considerato il padre del reportage moderno, è senza dubbio una delle più autorevoli.
Kapuściński parla dello storico di Alicarnasso nella sua opera In Viaggio con Erodoto. Qualsiasi persona appassionata di viaggi dovrebbe leggere questo libro, e portarselo dietro quando parte, soprattutto se lo fa con la voglia di aprire la mente a nuovi stimoli culturali.
La bellezza di questo lavoro, che può essere definito una sinergia tra il reportage giornalistico e la letteratura, consiste nel paragone tra il mondo al tempo di Erodoto e la straordinaria complessità di un’Europa orientale del XX secolo, vicinissima al secondo conflitto mondiale, e, soprattutto, profondamente ferita dal primo.
Un altro libro legato ai viaggi che non può mancare nella biblioteca di chiunque ami viaggiare è Paura e disgusto a Las Vegas di Hunter S. Thompson. Questo romanzo è una vetrina di primissima importanza sull’America del rock, della droga e della vita appesa a un filo. Meno al centro dell’attenzione mediatica rispetto ad altri libri più famosi, Paura e disgusto a Las Vegas è un capolavoro che mette un nodo allo stomaco per via della crudezza di molte scene, ma che è magistrale dal punto di vista della resa dei dialoghi e dell’atmosfera creata, che si riesce quasi a toccare con mano.
I libri dedicati ai viaggi sono un macrocosmo di grande complessità, e questi sono solo due consigli tra i tantissimi che potrebbero essere dati a chi ha intenzione di nutrire la mente ogni volta che si sposta. La letteratura di viaggio è un campo di profondo interesse, in quanto si tratta di un genere che guarda tantissimo agli esempi che hanno fatto scuola. Il bello di questo campo della scrittura creativa è proprio nella spontaneità con cui vengono redatti molti resoconti, il che rende praticamente impossibile non guardarsi anche un po’ indietro, e non andare a toccare direttamente l’umanità vibrante di chi ha deciso di raccontare un’esperienza che è in tutto e per tutto sia fisica, sia emotiva.
