In macchina lungo la storia dell’Alsazia

di Andrea Cavalieri

Estate, sole, nell’aria si respira il sapore zuccherino dell’uva quasi matura. Una brezza lieve che accarezza il bicchiere di Riesling che abbiamo in mano, mentre una fumante flammkuchen appena sfornata ci viene servita sul tavolo. Qualche metro più in alto una cicogna atterra leggera sul camino di una casa a graticcio, dove l’aspettano due batuffoli appena nati.

No, non è il sogno di una notte afosa di mezz’estate, e non ci risveglieremo sudati e appiccicosi. Siamo semplicemente finiti in Alsazia, un lungo lembo di terra racchiuso tra Germania, Francia e Svizzera. Per chi desiderasse visitarlo, siamo in perfetto orario: non c’è periodo migliore di giugno per addentrarsi tra le sue dolci colline di vigneti senza l’affanno della calura. I due aeroporti di
Basilea-Mulhouse e quello di Strasburgo fanno al nostro caso, e la fitta rete autostradale che circonda Strasburgo ci porterà in un batter d’occhio nel cuore medievale dell’Alsazia.

Terra di vini e castelli

Il nome deriva dall’antico tedesco Ali-sazzo, “abitante dell’altra riva”, ed indicava probabilmente gli alemanni che vivevano sulla sponda opposta del Reno. Scelta più che giusta, vien da dire, vista la fortunata posizione della regione: la protezione dei Vosgi a Ovest le regala un clima per niente piovoso e mite anche in estate, il terroir perfetto per la crescita delle sue leggendarie uve bianche: riesling, gewurztraminer, tokay-pinot gris, muscat su tutte, ma anche sylvaner, pinot blanc, chasseles. Per gustarli uno per uno non si può perdere la famigerata “Route de vins”, la “strada dei vini”, che come un fiume lento ci guida alla scoperta delle cittadine medievali della regione e degli antichi castelli che puntellavano queste colline già a partire dall’anno 1000, ancora oggi testimoni del turbolento passato della zona.

Lungo la Ruote de Vins

La cittadina più famosa è Colmar, il cui elegante romanticismo riuscirebbe a sciogliere il cuore del visitatore più duro. La giornata tipo prevede un’immancabile visita al Musée d’Unterlinden, dove è custodito uno stupendo trittico di Mathias Gruenewald, una passeggiata tra le antiche abitazioni del centro storico, e per finire una cenetta a lume di candela tra i ponticelli della Petite Venise,
la “Piccola Venezia”. Poi ci si può rimettere in marcia, direzione Thann, Koenigsbourg, Riquewihr, Selestat, gioielli intatti di case a graticcio e cantine tradizionali, dove l’assetato turista può assaporare il gusto unico dei bianchi della zona, e magari riempirsi il portabagagli con una scorta di bottiglie Alsace Grand Cru.

Una sosta obbligatoria lungo il cammino, la merita senza dubbio il castello di Haut-Koenigsbourg, uno dei monumenti più visitati di Francia, che ogni anno attira migliaia di turisti da tutto il mondo. Fondato intorno al XII secolo, è stato interamente ristrutturato per volere dell’imperatore Guglielmo II, e oggi domina la Strada dei Vini dall’alto dei suoi 700 metri d’altezza.

Inoltre, presso la cittadina di Hunawihr, si può fare una visita al bellissimo “Parco delle cicogne e delle lontre”, che si estende per circa cinque ettari di verde. La casa perfetta per oltre 150 cicogne e per le lontre che qui si riproducono. E anche il posto ideale dove far scorrazzare i bambini, tra laghetti, acquari, e l’interessante tunnel dalle cui pareti di vetro è possibile ammirare le evoluzioni
subacquee della lontre.

La capitale d’Europa

Basta fare qualche altro chilometro per abbandonare le bucoliche colline e ritrovarsi immersi nella capitale d’Europa: Strasburgo. Con i suoi circa 300.000 abitanti è la città più grande e il capoluogo dell’Alsazia e del dipartimento dell’Alto Reno. Il nome latino “strate burgum”, la città delle strade, ne evidenzia perfettamente il carattere di crocevia multiculturale, capace di mischiare lo splendore gotico della sua Cattedrale con la contemporaneità dell’Unione Europea, di cui è capitale politica. Da qualsiasi parte veniate, insomma, Strasburgo saprà parlarvi e farvi sentire a casa.

La capitale dell’automobile

Città opposta e industriale è invece Mulhouse, ricco polo tessile, meccanico e chimico. Per chi ama viaggiare in macchina è una meta immancabile: tra i tanti validi musei che la città offre, spicca la “Cité de l’Automobile”, la “Città dell’Automobile”, il più grande museo d’auto del mondo. All’interno dei suoi 25 mila metri quadri sono esposti più di 400 tra i più belli e rari modelli d’auto
di sempre, appartenenti alla famigerata collezione Schumpf. Ma per chi non ama stare solo a guardare, c’è anche la possibilità di dilettarsi nell’accensione di una vecchia quattroruote a manovella, o provare l’ebbrezza e gli scossoni di un simulatore di F1, non prima di aver preso parte ad un vero e proprio pit-stop!

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Basta avere qualche giorno libero, noleggiare un’auto, scegliere la musica giusta, abbassare i finestrini, e finalmente mettersi sur la route!

Di Andrea Cavalieri

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