Insulti alla guida, i più utilizzati dagli italiani: le classifiche per città

La bella stagione è in arrivo ed è finalmente tempo di organizzare viaggi, vacanze e gite fuori porta. Tuttavia, per chi ha intenzione di noleggiare un’auto per visitare una nuova città, è importante disporre degli “strumenti” per orientarsi tra le regole non scritte del traffico locale. Un elemento ricorrente tra la maggior parte degli automobilisti italiani sono senza dubbio gli insulti alla guida. A chi non è mai capitato di ricevere o trovarsi a rivolgere epiteti poco carini verso un altro autista, per esempio dopo che quest’ultimo ha fatto un sorpasso o una manovra azzardata nel traffico? Infatti, anche il guidatore più calmo ha difficoltà a trattenersi quando gli viene tagliata la strada.

Tuttavia, oltre le norme basilari di educazione e civiltà, non tutti sono a conoscenza dei rischi che si corrono quando si insulta un altro automobilista, tra multe e procedimenti penali. Ma, tornando agli insulti alla guida, quali sono i più utilizzati in Italia? Noleggioauto.it ha realizzato uno studio per scoprire quali sono gli insulti più utilizzati alla guida nelle 10 città più popolose d’Italia. Per realizzare lo studio, noleggioauto.it si è avvalso del supporto di alcune pagine e gruppi Facebook locali e legati al tema del dialetto, in modo da raccogliere le informazioni necessarie e realizzare un questionario da sottoporre agli automobilisti e motociclisti.

Roma: la prima città per insulti alla guida

Sulla base dei dati raccolti, è Roma la città in cui gli automobilisti sentono di più il bisogno di rivolgere malauguri, per lo più coloriti, ad altri guidatori, complice anche il traffico insostenibile nelle strade della capitale.

Inoltre, con i dati ottenuti è stato possibile realizzare le classifiche degli insulti più utilizzati alla guida. Vediamo quindi i risultati per le seguenti città:

La classifica degli insulti alla guida più diffusi per città

Roma

  1. “L’anima de li mort***i tua!” (= Sull’anima dei tuoi avi defunti)
  2. “Va’ mmorì ammazzato!” (= Che tu muoia ucciso da qualcuno)
  3. “A deficienteee!” (= Deficiente)

Milano

  1. “Testina” (= Stupido)
  2. “Và a dà via i ciapp!” (= Vai a dare via le chiappe)
  3. “Va a ciapà i ratt!” (= Vai ad acchiappare i topi)

Napoli

  1. “Sta lota!” (= Sei fango!)
  2. “Chitem****t!” (= Sull’anima dei tuoi familiari defunti)
  3. “Guard’ ‘stu curnùt!” (= Guarda questo corn**o!)

Torino

  1. “Beté!” (= Ebete!)
  2. “Balengu!” (= Stupido!)
  3. “Piciu!” (= Ca**o!)

Palermo

  1. “Beistia!” (= Bestia!)
  2. “Cos’enutile!” (= Sei una cosa inutile!”)
  3. “Cuirnutu i to patri!” (= Tuo padre è un corn**o!)

Catania

  1. “Talia a chistu!” (= Guarda un po’ questo qui!)
  2. “Sciamunitu!” (= Scemo)
  3. “Cunnutu tu e cu non tu rici!” (= Corn**o tu e chi non te lo dice)

Genova

  1. “Belin!” (= Deficiente)
  2. “Sciachelu!” (= Tonto!)
  3. “Vattelu a piggia in tu cu!” (= Vallo a prendere nel cu*o)

Bologna

  1. “Socmel!” (= Incitazione ad una fellatio)
  2. “Va cagher!” (= Vai a cag**e)
  3. “Ch’ a ‘t vègna ‘n cancher!” (= Che ti venga un malanno)

Firenze

  1. “Oh grullo!” (= Sciocco)
  2. “Accident’a te e a chi t’ha cahato!” (= Mannaggia a te e a chi ti ha partorito)
  3. “Vaffandomo!” (= Versione fiorentina dell’espressione italiana “vaffanc**o)

Bari

  1. “Stu trem*ne!” (= Versione volgare di “stupido”)
  2. “Mocche alla razza tó!” (= Accidenti alla tua stirpe)
  3. “Le murte ca tine!” (= Siano maledetti i tuoi avi defunti)

Offese alla guida: quando diventa un reato

Oltre il lato umoristico della vicenda, è importante conoscere le conseguenze degli insulti alla guida. Infatti, a seconda dei casi, è anche possibile cadere nel penale: ma quali sono queste situazioni?

Le principali violazioni che possono essere inquadrate nel caso degli insulti alla guida sono tre: l’illecito civile di ingiuria e i reati di diffamazione e di minaccia. Se nel primo caso non si cade nel penale, la situazione è differente per i successivi, sia in termini legali che per quanto riguarda le sanzioni applicabili. Infatti, l’illecito civile di ingiuria prevede una sanzione pecuniaria civile tra i 100 e gli 8.000 euro. Inoltre, secondo l’articolo 4 del d.lgs 7/2016, “non è sanzionabile chi ha commesso il fatto nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso”, e quindi non è prevista una multa nei casi un cui l’insulto è scaturito in seguito ad un comportamento scorretto da parte della persona che lo riceve.

Invece, i reati di diffamazione e minaccia sono regolati dal codice penale e prevedono una multa fino a oltre 1000 euro e, nei casi ritenuti più gravi, la reclusione fino a un anno. La sanzione in caso di minaccia è prevista nel caso in cui l’invettiva non sia giustificata da un danno.

Al di là dei reati e sanzioni previsti per alcune tipologie di insulti, è preferibile non dover ricorrere a tali comportamenti. Se da un lato è consigliato mantenere la calma quando si è alla guida, dall’altro lato è anche auspicabile che gli automobilisti rispettino le regole stradali così da non attrarre verso di sé una serie di insulti, in dialetto o non.

L’infografica degli insulti alla guida più diffusi in Italia

Gli insulti alla guida più utilizzati dagli italiani

Si ringrazia Il barese che dialetto colorato, Amazon Bestseller! per il supporto riguardo gli insulti in dialetto barese.

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