La Basilicata è una terra complessa, sospesa tra diverse realtà che vanno avanti tra criticità e bellezza da promuovere. Visitare la Basilicata è un’esperienza che non può mancare se si vuole scoprire l’essenza di un’Italia meridionale che fa ancora fatica a valorizzare i propri tesori nascosti.
Il mio viaggio comincia dalla zona di confine tra questa regione e la Calabria ionica. Il passaggio tra le due realtà è segnato dalla presenza di un piccolo corso d’acqua, il torrente Noce, che è guadabile senza problemi dopo una lunga camminata sulla spiaggia. Questo angolo di sud Italia è una straordinaria sinergia tra cultura e fascino naturale. Una volta superato il torrente Noce si giunge in una Calabria brulla, dove è possibile scoprire un turismo balneare di nicchia, caratterizzato da spiagge punteggiate di piccoli stabilimenti, che sembrano usciti da un film degli anni ’60, e che, in certi giorni, sono silenziosi come in inverno.
Questa linea costiera è percorribile in poche ore a piedi: utilizzare l’auto può essere utile solo fino a un certo punto, dal momento che, nonostante la fatica fisica, diventa possibile fare un’esperienza di grande impatto emotivo. In una mattinata di cammino è possibile arrivare davanti all’isola di Cirella, un meraviglioso esempio di flora mediterranea in pochissimi chilometri quadrati.
L’isola è visitabile tramite appositi tour in barca, che portano i turisti a scoprire in meno di un’ora le bellezze di questo lembo di terra che, soprattutto al tramonto, diventa un paradiso di colori che non può non toccare emotivamente. La soluzione ideale per entrare in contatto con il fascino di Cirella è la scelta di prendere a noleggio una piccola imbarcazione (se non la si possiede), e di avventurarsi alla scoperta in ore magari un po’ tarde, quando la maggior parte dei turisti si ritira per cenare o per fare l’aperitivo.
La piccola isola è dominata dalla mole dei ruderi della torre costruita nel XVI secolo per prevenire le incursioni piratesche. L’ora migliore per l’escursione è senza dubbio la golden hour, molto amata dai fotografi, che consiste nei 60 minuti precedenti il tramonto. Tornare sulla terraferma dopo questa esperienza significa avere la possibilità di esplorare un’altra perla del patrimonio naturalistico del meridione, ossia il Parco del Pollino. Questa riserva naturale fiancheggia la striscia costiera appena successiva al torrente Noce, ed è un concentrato di meraviglie naturali e architettoniche. Visitare il Parco del Pollino significa muoversi tra paesini arroccati sulle montagne, e torrenti che corrono tra rocce e lembi di terra coperti da fitta vegetazione.
Il mezzo migliore per vivere l’esperienza di questo luogo meraviglioso è senza dubbio l’auto. In ogni angolo è possibile trovare un’occasione di fascino estetico, oppure imbattersi in un ristorante tipico dove fermarsi a mangiare. La zona tra Basilicata e Calabria è un coacervo di tradizioni, colori e sapori che escono dalle logiche del turismo di massa, e che non sempre arrivano in maniera diretta al visitatore.
Bisogna avere pazienza, e armarsi di voglia di passare un po’ di tempo in macchina, o di camminare lungo le salite che portano al paese di Praia, che si trova sopra Marina di Maratea. Parlare di quest’ultima località significa chiamare in causa uno dei simboli della Basilicata.
Visitare Maratea può essere un modo eccellente per concludere il proprio viaggio, senza farsi mancare la visione del monumentale Cristo, e un aperitivo in piazza davanti al tramonto.