Bologna, dalla stazione al centro, lungo via Indipendenza

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Vi abbiamo già raccontato, in un precedente articolo, alcune delle principali attrazioni di Bologna, il capoluogo dell’Emilia Romagna, situato proprio al centro della nostra penisola, e che ne rappresenta uno dei principali nodi ferroviari e stradali, nonché una delle più grandi conurbazioni e poli industriali. All’inizio della storia della Repubblica Italiana, con la costruzione del tratto ferroviario che da Bologna arrivava fino ad Ancona, è stata aperta via dell’Indipendenza, per collegare la stazione ferroviaria al centro città. Oggi via dell’Indipendenza è una delle principali arterie bolognesi, una delle vie dello shopping cittadino e parte della cosiddetta “zona T”, assieme a via Rizzoli e via Bassi, chiusa al traffico durante i weekend e trasformata in area turistica e pedonale. Ecco una carrellata delle principali attrazioni che potrete incontrare passeggiando su via dell’Indipendenza e nei suoi dintorni.

Palazzo del Monte di Pietà

Edificato nel quattrocento, l’edificio era originariamente sede dei canonici della vicina Cattedrale di San Pietro. Nel XVI secolo vi fu istituito il Monte di Pietà intitolato a S.Pietro. I Monti rappresentavano un complesso di istituzioni  finanziarie senza scopo di lucro, molte diffuse anche nelle Marche e in Umbria a partire dalla seconda metà del XV secolo, che erogava prestiti di limitata entità in cambio di un pegno. Di particolare interesse è la scultura in terracotta a tutto tondo raffigurante una Pietà su Cristo Morto e attribuita a Gabriele Fiorini.

Cattedrale Metropolitana di San Pietro

La prima fondazione della Cattedrale di San Pietro, risalente al X secolo, è stata seguita dalla sua ricostruzione in seguito a un incendio avvenuto nel XII secolo, nel corso della quale venne innalzato il campanile che tuttora racchiude al suo interno la torre cilindrica del X secolo che l’aveva preced. L’edificio venne ulteriormente abbellito e ampliato tra il XVI e il XVII secolo a cura di vari architetti, che lo dotarono delle soluzioni in stile barocco che si ammirano oggi. Al suo interno, nella cappella maggiore, la chiesa custodisce dipinti del XVI e XVII di Prospero Fontana e Ludovico Carracci; inoltre, è possibile ammirare un gruppo scultoreo in terracotta rappresentante un Compianto sul Cristo morto a cura di Alfonso Lombardi e datato al XVI secolo. All’ingresso di via Altabella, a lato della Cattedrale, sono conservati i resti del portale romanico, le cui due statue dei “leoni”, le sculture duecentesche in marmo rosso veronese, abbelliscono ora il portale maggiore. La tradizione fino all’età napoleonica voleva che questa porta laterale venisse usata come ingresso degli studenti universitari nel corso della cerimonia di conferimento della laurea, allora celebrata in cattedrale.

Canton de’ Fiori

Il Canton de’ Fiori è un suggestivo tratto di strada che attualmente ospita l’omonimo bar, e che deve il suo nome
dall’antica presenza di alcune fiorerie. L’attuale edificio, denominato Casa Stagni, ristrutturato a fine ‘800 dopo che l’omonimo proprietario acquistò il palazzo precedentemente appartenuto alla longevissima e assai importante famiglia Scappi, incorpora tuttora l’originaria torre duecentesca, una delle venti antiche torri gentilizie ancora conservate in città. Secondo la leggenda, la famiglia Scappi deve il suo nome e il suo titolo nobiliare per aver sventato il tentativo di fuga di Re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II di Svevia, prigioniero a vita a Bologna dopo la battaglia di Fossalta tra Guelfi e Ghibellini. La Torre degli Scappi è alta 39 metri e alla sua base ha sede la Coroncina, una delle botteghe più antiche di Bologna, risalente addirittura al 1694.

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