Cosa fare in Grecia in 4 giorni

Un viaggio da preparare per la prossima estate!

Itinerario: Atene, Delphi, Monte Pelio, Skiathos

In auto 803 km, 14 h 39 min

Mappa:

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Giorno 1: Atene aeroporto – Antica Delphi – Volos

Siamo onesti, l’inizio non è dei migliori: l’aeroporto di Atene ci sembra troppo piccolo per essere vero, e nonostante ciò sulle prime non riusciamo a capire come e dove ritirare l’auto che abbiamo prenotato con la Europcar. La soluzione meet&greet, infatti, non prevede l’esistenza di un ufficio all’interno dell’aeroporto.  Smaltita la confusione iniziale, chiediamo presso le altre compagnie dove possiamo rintracciare la Europcar, e alla fine la troviamo: il ragazzo che avrebbe dovuto attenderci con il cartello in mano se ne stava comodamente seduto al bar.

Nonostante tutto, comunque, ci organizziamo in tempi brevi e decidiamo di aggiungere al noleggio il navigatore satellitare, per poter partire alla scoperta della Grecia senza perder troppo tempo nel decifrare le indicazioni stradali. L’auto che ci viene fornita e’ una Honda Jazz, niente male considerato il prezzo davvero basso pagato per 4 giorni di noleggio.

Pronti via: dall’aeroporto alla città dell’antica Delphi ci sono circa 2 ore di d’asfalto, e solo per un breve tratto prendiamo l’autostrada. Il tragitto che si incunea nella Grecia centrale è infatti scorrevole e godibile, un piccolo lascito positivo delle recenti Olimpiadi, per cui il governo Greco decise di rimettere a nuovo tutti i collegamenti principali.

Arriviamo a Delphi verso le 18, quando il calore intenso del sole sta iniziando a diminuire anche grazie al piacevole venticello quasi di montagna (il sito archeologico si trova a circa 600 metri di altezza).

Le rovine sono deserte e pronte a farsi immortalare in tutto il loro fascino; l’atmosfera e’ davvero incantevole, il silenzio e il tramonto ci avvolgono e donano l’impressione di essere davvero immersi tra gli antichi greci, di partecipare al loro momento di preghiera al Dio Apollo durante uno degli eventi nell’anfiteatro, oppure nello stadio a praticare alcuni degli sport olimpici inventati proprio tra queste mura.

Dopo l’immersione culturale eccoci pronti a ripartire alla guida della nostra auto. Si fa rotta verso il mare: la seconda tappa e’ Volos, città portuale nella regione del Monte Pelio.

Raggiungiamo la meta piuttosto tardi ma riusciamo a trovare un albergo economico sul lungomare del porto, tra la fila di decine di “tavernas”, le tipiche trattorie greche specializzate in pesce e frutti di mare. Dopo l’abbondante cena annaffiata da qualche bicchiere di Ouzo (un distillato secco fatto con mosto di uva sia passita che al sapore di anice: si consiglia caldamente di allungare con acqua!!) ce ne andiamo a dormire per riposare prima dell’intensa giornata che ci aspetta il giorno seguente.

Giorno 2: Volos – Afissos – Skiathos

Ci svegliamo cullati dalla risacca e con l’azzurro del mare davanti al nostro balcone. Volos si trova ai piedi del monte Pelio ed e’ il punto ideale per partire alla scoperta dell’area. Per affinare l’itinerario chiediamo consiglio ad alcuni locali, e tutti sembrano essere d’accordo nel suggerire Afissos come un paesino di pescatori davvero da non perdere.

Guidare anche in questa zona e’ davvero comodo e le distanze sono abbastanza limitate, per questo ci si può fermare spesso e volentieri per ammirare gli scorci migliori.

Afissos non tradisce le aspettative: e’ un paesino piccolo ma molto caratteristico, con vicoli stretti che si arroccano sulla collina. Dopo aver visitato il borgo scegliamo accuratamente il ristorantino con la miglior terrazza vista mare, dove godersi il sole che si sta riaffacciando tra le pesanti nuvole e un pranzo di polipo alla griglia e insalata greca: un classico di questa vacanza, tanto da assurgere a metro di paragone per classificare i ristoranti; spesso straordinario, a volte un po’ meno. Ma vale sempre la sacra regola che più turisti ci sono, più conviene stare alla larga.

Il pomeriggio e’ dedicato al relax su una delle spiagge, prima di rimettersi in cammino per tornare a Volos e prendere il traghetto prenotato qualche settimana prima. Relax che si rivela necessario ad affrontare la prova più dura di questo viaggio: parcheggiare la macchina (per fortuna a noleggio) nella stiva del traghetto!

Almeno quattro marinai mi urlano istruzioni in greco a destra e sinistra noncuranti del mio essere italiano, ma alla fine riescono in qualche modo a farmi incastrare l’auto in una scatola di sardine senza neppure un graffio (che tanto sarebbe stato coperto dall’assicurazione… J). Nonostante il buon esito, è un’esperienza che non raccomando a nessuno!

La nuova destinazione e’ l’isola di Skiathos, dove arriviamo dopo circa due ore e un tramonto in mare che non dimenticheremo.

Attracchiamo tardi e quindi ci dirigiamo diretti al bed&breakfast che abbiamo prenotato prima di partire, scelto per le recensioni davvero amorevoli su Tripadvisor. Villa Apollon e’ infatti un’oasi di tranquillità gestita da Captain e Douna, che cucinano squisiti piatti (da non perdere il pollo alla griglia!) e dispensano consigli esperti su cosa fare nell’isola.

Un’altra giornata intensa e’ terminata e dopo la cena sostanziosa ci corichiamo cercando di indovinare il paesaggio che fra poche ore accoglierà il nostro risveglio.

Giorno 3: Skiathos

C’è poco da raccontare, perché passiamo l’intero giorno a rosolare sulla spiaggia!

Skiathos mantiene le promesse balneari, e con oltre 70 spiagge bellissime c’e’ solo  l’imbarazzo della scelta. Noi preferiamo andare in quelle un po’ meno famose, ma non risparmiamo una capatina anche a “Bananas Beach”, la spiaggia più trendy con musica a palla e “los bananistas” ad intrattenere il pubblico!

La giornata trascorre nell’ozio assoluto con l’unica preoccupazione dell’abbronzatura. Verso sera decidiamo di visitare il centro di Skiathos, dove l’eccessivo turismo sta facendo perdere all’isola un po’ di identità. Ciò nonostante, la cena di pesce al porto e’ comunque squisita!

Giorno 4: Skiathos – Atene Aeroporto

Dopo averne goduto i piaceri oziosi, partiamo alla scoperta dei segreti dell’isola: la prima tappa e’ un monastero in cima al monte, nell’interno dell’isola. Un posto davvero affascinante dove i monaci curano lo spirito con molte preghiere e l’imbottigliamento di vino ed ouzo di tutti i gusti: il luogo ideale per comprare il ricordo della vacanza da bere in compagnia qualche mese dopo.

Un’altra perla sono le spiaggette nascoste, raggiungibili a fatica e dopo aver affrontato vari rally con la nostra auto a noleggio, che anche in questo caso dà ottima prova di sé!

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