In questo nuovo episodio di #Italiaontheroad, l’iniziativa per la promozione del territorio italiano di Noleggioauto.it, andiamo a scoprire l’Isola delle femmine, una delle perle nascoste del Mar Mediterraneo, a pochi passi da Palermo. A guidarci ci sarà la comunità di isoladellefemmine.eu (facebook, instagram) e con loro faremo la conoscenza di questa località, unica nel suo genere.
On the road: cosa è assolutamente vietato perdersi una volta saliti in macchina?
Foto di luisitopunzo
Da ammirare, una volta saliti in macchina, ci sono le caratteristiche abitazioni antiche che offrono al paese un particolare fascino, il quale spinge il visitatore ad una continua scoperta, portandolo a perlustrare ogni angolo del paese. Isola delle femmine, oltre alle spiagge e il mare cristallino, è sempre stata ricordata o raffigurata per la particolarità delle due torri d’avvistamento, la torre in terra e la torre in mare.
Costruita nel XV secolo la struttura della Torre in terra, o Torre di dentro, è a pianta circolare. Composta da due piani, il primo funzionava da cisterna, il secondo come piano di avvistamento. Riprendono lo stesso stile altre torri site a Mondello e Sferracavallo. La Torre In mare, o Torre di fuori, si trova sull’isolotto. Costruita in prossimità del punto più alto dell’isola (35 m sul livello del mare) risale al XVI secolo, è di tipologia riconducibile all’architetto fiorentino Camillo Camilliani, molto più noto per essere stato l’artefice della Fontana Pretoria a Palermo. Ha pianta quadrata, con spessori murari di oltre due metri che la rendevano una fortezza inserita nel sistema difensivo delle Torri costiere della Sicilia contro gli attacchi dei corsari barbareschi alla terraferma. Sfortunatamente, gli eventi che hanno caratterizzato lo sbarco degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale, l’incuria del tempo ed il disinteresse hanno trasformato la torre in un rudere, il cuimuro, quasi intatto, al di sopra della ripida scogliera del versante nord è ancora il volto che l’isola offre al mare.
L’esperto suggerisce: un tesoro nascosto che purtroppo solo i locali conoscono!
Foto di aluccina
La “Pietra Campana”: denominata così in quanto colpendola (anche con una piccola pietra) il suono che riproduce somiglia fortemente a quello di una campana. La si può scovare percorrendo il lungomare di Isola delle femmine ed è situata nella parte rocciosa della costa.
La vendita del pesce: una decina di anni fa era possibile partecipare all’ipnotica asta del pesce di Isola delle femmine (che si teneva nei locali del porticciolo) alla quale partecipavano i migliori ristoratori della zona (e non solo) per accaparrarsi il pezzo più prelibato a colpi di offerte. Oggi è stata sostituita con il mercato del pesce, che regala sempre scenari colorati e caratteristici del paese. Qui è possibile acquistare il pesce locale ed assaporare inoltre gli odori e linguaggi del paese.
La casa museo di Joe di Maggio: Tutti conoscono Joseph Paul “Joe” DiMaggio. E’ stato un giocatore di baseball statunitense, noto anche per essere stato marito di Marilyn Monroe. Joe è originario di Isola Delle Femmine e da noi potete vedere la sua casa museo.
Consigli sulla viabilità: quali sono le strade più panoramiche da percorrere?
Foto di biagioschiro91
E’ possibile percorrere tutto il territorio di Isola delle Femmine in auto. Non può mancare il classico “giro del lungomare” il quale oltre a regalare paesaggi “caraibici” mozzafiato, unisce tutti i luoghi di particolare interesse. Particolare è la costa di Isola delle femmine che si alterna tra roccia e sabbia. La spiaggia è composta da diversi stabilimenti balneari, i quali offrono numerosi servizi, e da aree di spiaggia libera. Inoltre nelle stagioni più adatte è possibile praticare svariati sport acquatici come Kitesurf, Surf e immersioni subacque.
Se non ora quando?: quali sono i migliori periodi dell’anno per visitare la vostra zona?
Foto di Sara Puccio.
La posizione geografica permette di godere delle meraviglie che il paesino offre da maggio ad ottobre, offrendo temperature sempre miti. È ovvio che la stagione più adatta è l’estate, le spiagge e le strade si popolano di turisti provenienti da tutto il mondo ed è un piacere essere qui.
Da novembre ad aprile invece è il periodo in cui il paese si spopola causa condizioni meteorologiche, le stesse che però regalano un’affascinante spettacolo di correnti che si incontrano provocando delle altissime onde nella lingua di mare che separa l’isola e il paese.
Usi e costumi: quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili?
Ogni anno, il 2 Luglio, si svolge la sentitissima festa della Santa patrona Maria Santissima delle Grazie. I devoti sopraggiungono da ogni parte della Sicilia per ammirare la statua della Santa ricoperta da un mantello prezioso e portata in processione su una vara ricoperta
d’argento per le vie del paese. Particolare curioso è il fatto che ogni persona che assiste, che sia un devoto o per la prima volta alla processione, ha sempre l’impressione di essere guardato dagli occhi della statua, il che rende l’atmosfera ancora più suggestiva. Attorno alla mezzanotte la statua rientra presso la chiesa madre e i festeggiamenti proseguono con i classici e spettacolari giochi pirotecnici.
Pic-nic: quali sono le specialità da gustare solo e soltanto nelle trattorie tipiche?
Pane panelle e crocchè. Foto di davide.pedoxx
I principali piatti che è possibile gustare ad Isola delle femmine sono quelli della cucina palermitana, vista la considerevole vicinanza al capoluogo siciliano. Una cucina riconosciuta dall’UNESCO bene protetto nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010.
È però presente anche la cultura e la tradizione culinaria araba, in particolare nei dolci.
Come cibo da strada possiamo trovare la famosa arancina e le panelle e crocchè oltre allo sfincione, pane con milza, stigghiola, caldume, vastedda fritta, frittola e la classica pannocchia bollita. È solito vedere abitanti del luogo o turisti gustare queste delizie anche in spiaggia.
Se parliamo di cucina da trattoria ci sono interi menù:
Antipasti: la caponata e i cardi/broccoli/carciofi in pastella. Troviamo anche la buonissima insalata di arance e sarde salate, musso e carcagnolo.
Primi piatti: anelletti al forno, pasta con le sarde, spaghetti alle acciughe sotto sale con pan grattato tostato e la pasta con cavolfiori, uva passa e pinoli.
Secondi piatti: quarume, sarde alla beccafico, parmigiana di melanzane, carciofi ripieni al sugo, carne a sfincione, lumache, capretto con patate e costine di maiale al sugo.
Dolci: La cassata siciliana e il cannolo troneggiano. Seguono la torta savoia, il pupo con l’uovo,il buccellato, la frutta martorana, la sfincia di San Giuseppe e l’indimenticabile gelato.
Ultima offerta: una particolarità che nessun’altra regione italiana può vantare!
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L’isolotto di Isola delle Femmine è situato nel tratto dimare tra Punta Raisi e Capo Gallo, ha una conformazione ovale dovuta all’erosione dei forti venti che spirano nella zona, dista dalla costa poco più di ottocento metri, ha una superficie di circa 1,4 km², con una forma quasi rettangolare (è lungo 575 metri e larga 325). Dal promontorio dell’isola si possono vedere il monte Pellegrino, il promontorio di Capo Gallo, l’isola di Ustica e i comuni di Carini, Isola delle Femmine e Capaci.
Sull’isolotto veniva preparato anche il garum, una particolare salsa composta da ventresche marine e alici. La traccia di uno stabilimento per la lavorazionedel pesce rende il luogo importante dal punto di vista archeologico. Il ritrovamento nel mare antistante di ceppi di ancore in piombo e resti di anfore puniche e romane accresce il valore del sito.
L’isolotto è anche riserva naturale protetta, istituita nel 1997 dalla Regione Siciliana e affidata alla LIPU nel 1998, per tutelare il patrimonio floristico locale e favorire la sosta delle specie migratorie. La flora che è possibile trovare sull’isola è costituita da quasi 150 specie diverse. Fra esse si possono ricordare l’asfodelo, l’iris, la salicornia, la speronella, la romulea, il ginestrino delle scogliere e molti altri. La superficie dell’isola presenta piccoli prati, cespugli di macchia mediterranea e prateria steppica nella parte più elevata.
La fauna è costituita da specie stanziali e molte specie di uccelli migratori presenti in diversi periodi dell’anno. Sull’isola è anche presente la più grande colonia di gabbiani d’Italia. Il fatto che l’isola non sia abitata costituisce uno dei motivi per cui queste specie vi sostano lungo la loro migrazione fra l’Africa ed il nord Europa. Fra le specie terrestri esistono numerosi i conigli selvatici, varie specie di lucertola e numerosi coleotteri.
Sul fondale marino esiste una vasta gamma di fauna, favorita dalla purezza delle acque e dalla limpidezza del mare. I fondali presentano diversi reperti archeologici di età romana e greca, fino a quelli di periodi più recenti. La limpidezza delle acque consente una visione eccellente ai sub che si immergono per godere delle bellezze naturali dei fondali dell’isola. E’ possibile visitare l’isolotto con il permesso della LIPU o navigargli attorno prenotando una minicrociera.