#Italiaontheroad – La Valsesia, la valle più verde d’Italia!

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Il nostro appuntamento con #Italiaontheroad, il progetto di promozione del territorio firmato Noleggioauto.it, ritorna e riprende un discorso lasciato aperto quando vi abbiamo parlato della Provincia di Vercelli. Uno dei suoi territori più variegati, in grado di offrire interessanti e caratteristiche proposte, è la Valsesia, meta privilegiata per gli amanti dell’outdoor estivo e soprattutto invernale, grazie ai suoi impianti, ai 180 km di piste del Comprensorio Monterosa Ski, al Parco Naturale più Alto d’Europa, al Freeride Paradise di Alagna Valsesia, alle innumerevoli attività che permettono di scoprire i tesori artistici e ambientali talvolta nascosti; i dolci pendii dell’area collinare, nota per la produzione di rinomati vini, come il DOCG Gattinara; sino al territorio più a sud, delimitato dal Parco Fluviale del Po, dominato dalla città d’arte di Vercelli e famoso per le risaie, che in primavera offrono l’impareggiabile spettacolo delle “Terre d’acqua”. Parchi e riserve, sport, tradizione, artigianato, chiese e musei, il Sacro Monte più antico del Nord Italia, prodotti tipici, eventi e manifestazioni… Sono tanti i motivi  per visitare la provincia di Vercelli. Scopriamo insieme all’Agenzia Turistica Locale (Facebook, Twitter), in questa loro seconda partecipazione a #Italiaontheroad, tutte le attrazioni e i luoghi più interessanti della Valsesia.

 

On the road: cosa è assolutamente vietato perdersi una volta saliti in macchina?

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La Valsesia si distingue non solo per la natura incontaminata, ma anche per storia, arte e tradizioni secolari. All’imbocco della vallata si incontra Varallo, storico capoluogo della Valsesia, caratterizzato dalle antiche contrade del centro storico, dai cortili interni, dagli edifici religiosi e dalle ville borghesi ottocentesche. Ma la vera perla di Varallo è il Sacro Monte. E’ il più antico dell’Italia settentrionale poiché risale al 1491 e dal 2003 è patrimonio UNESCO. Voluto da Bernardino Caimi,  è stato modello per gli altri complessi sorti in seguito lungo l’arco alpino. Il frate francescano, di ritorno da un viaggio in Palestina, pensò di riprodurre a Varallo quei luoghi e rievocare la Vita e la Passione di Cristo. Sorse così, nel cuore della Valsesia, una “Nuova Gerusalemme” a beneficio dei fedeli che non potevano recarsi in Terra Santa. La sacra rappresentazione si volge tra 45 cappelle, isolate o inserite in architetture più articolate, e viene portata in scena da 800 statue in legno e terracotta policroma a grandezza naturale e più di 4000 figure a fresco, tra gli artisti che vi operarono spicca il nome di Gaudenzio Ferrari. Il Sacro Monte è raggiungibile a piedi seguendo un percorso di venti minuti, in auto oppure tramite funivia. Sempre a Varallo, all’interno del Palazzo dei Musei, si trova la Pinacoteca, la seconda per importanza di tutto il Piemonte; ospita esempi di pittura piemontese e valsesiana dal XV al XX secolo.

 

L’esperto suggerisce: un tesoro nascosto che purtroppo solo i locali conoscono?

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L’Ecomuseo del Territorio e della Cultura Walser.  Si  propone di valorizzare il territorio nel suo insieme tutelandone la memoria storica e le espressioni della cultura materiale, sottolineando il modo in cui le attività umane hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio.  L’Ecomuseo del Territorio e della Cultura Walser si disloca tra diversi Comuni valsesiani. Il principale polo si trova ad Alagna Valsesia: l’abitato suddiviso in piccoli agglomerati di case ha mantenuto intatta la sua caratteristica originaria di villaggio vallesano. Le frazioni, oltre ai toponimi di origine tedesca, conservano le tipiche abitazioni, le viuzze selciate, la fontana pubblica in pietra, il forno per il pane, la propria chiesetta e talvolta i mulini consortili. Uniche nel loro genere sono le abitazioni, interamente in legno, con i tetti ricoperti di lastre di pietra grigia, cinte da balconate a graticci, un tempo utilizzate per essiccare la canapa, il fieno e la segale. Di particolare interesse il “Walser Museum”, tipica casa Walser del 1628 che racchiude sotto lo stesso tetto abitazione e stalla e che espone costumi, arredi, mobili, attrezzi da lavoro, oggetti in uso nella vita quotidiana che raccontano la storia e la cultura dei Walser. Meritano un’escursione i sei insediamenti walser della Val d’Otro, tra i più belli e intatti delle Alpi, la frazione Resiga, dove si trova l’antica segheria azionata ad acqua e la frazione Uterio, dove sono ancora visibili due mulini e il forno. In frazione Merletti sono conservati i resti del forno della calce. Siti ecomuseali sono anche le antiche miniere di oro, argento e rame situate a Kreas, il Teatro Ottocentesco e il sentiero per il Passo del Turlo. Altre sedi dell’Ecomuseo sono i paesi di Riva Valdobbia (frazioni della Val Vogna e Museo Etnografico), Mollia ( Mulino-Fucina), Rassa (segheria e forni da calce e carbone), Rimasco ( segheria e torba Walser), Carcoforo ( Museo Naturalistico del Parco Naturale Alta Valsesia, fornace da calce e maceratoi per la canapa), Rima ( marmo artificiale e Museo Gipsoteca “Pietro Della Vedova”) e Rimella ( Museo “Casa Eredi Vasina”). Insomma, anche solo passeggiando attraverso le vie di questi paesini si può scoprire un mondo sconosciuto a molti!

 

Consigli sulla viabilità: quali sono le strade più panoramiche da percorrere e quali invece da evitare per il traffico?

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La Valsesia è percorsa da un’unica strada, la provinciale 299 che da Romagnano Sesia porta ad Alagna e che, con dolci curve e un pendio crescente, attraversa la vallata. Si incontrano inizialmente colline e vigne, tipiche della zona di Gattinara, note per la produzione delle pregiate uve delle Terre del Nebbiolo del Nord Piemonte che danno origine a importanti vini, apprezzati a livello internazionale, quali il Gattinara docg e il Bramaterra doc. Gattinara, principale centro di questa fascia, è sede dell’Enoteca Regionale. Da qui la strada prosegue,  attraversando gli abitati di Borgosesia e Varallo, per poi inerpicarsi nel cuore della valle attraverso paesini tipici e regalando stupendi scorci sui monti circostanti, sempre costeggiando il fiume Sesia. Due strade si aprono sulle vallate laterali, la Val Mastallone e la Val Semenza. La strada per la Val Mastallone si imbocca da Varallo e tocca i paesi di Sabbia, Cravagliana, Cervatto, Fobello e Rimella. E’ chiamata anche Via Lancia, in memoria di Vincenzo Lancia, famoso fondatore dell’omonima casa automobilistica, nato proprio a Fobello. Per questo il paesino ospita la mostra permanente “Vincenzo Lancia” dove sono esposti documenti, fotografie, giornali ed oggetti che ripercorrono la vita dell’uomo e della casa automobilistica. La mostra si trova all’interno del palazzo G. Lancia che lo stesso Vincenzo fece costruire come edificio scolastico. La Val Semenza, conosciuta anche come Val Piccola, è percorsa da una strada panoramica che sale da Balmuccia per circa 10 km fino a Rimasco, caratteristico paese dove si trova un lago artificiale. Da qui il percorso si biforca. Tenendo la sinistra si giunge a Rima S. Giuseppe, il paese più alto di tutta la Valsesia. Dominato dal monte Tagliaferro, è inserito nel Parco Naturale dell’Alta Valsesia e fu fondato intorno al 1300 da coloni Walser. Seguendo invece la strada sulla destra, ci si addentra nella Val d’Egua, fino ad arrivare a Carcoforo. Tra i più piccoli comuni d’Italia, nel 1991 è stato proclamato dalla rivista “Airone” “Villaggio Ideale d’Italia”. È situato in una delle più belle conche di abetaie e larici della Valsesia anch’esso all’interno del territorio del Parco Naturale Alta Valsesia.

 

Se non ora quando? : quali sono i migliori periodi dell’anno per visitare la vostra zona?

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Sicuramente l’estate e l’inverno. Durante il periodo estivo la Valsesia offre diverse attività adatte agli sportivi, alle famiglie o semplicemente a chi vuole vivere a pieno contatto con la natura. Il trekking è un’attività che accontenta davvero tutti: da tranquille passeggiate per famiglie che desiderano godersi un po’ il verde, ad itinerari impegnativi per escursionisti esperti. Il Monte Rosa è noto in tutto il mondo come eccellente palestra di alpinismo, una disciplina che certamente richiede un buon allenamento e magari l’ausilio delle guide alpine, ma chi non sogna di passare una notte alla Capanna Margherita, il Rifugio più alto d’ Europa? C’è spazio anche per le due ruote, mountain bike e trial: il modo migliore per gustare la libertà su itinerari a contatto con la natura ma anche l’occasione per imparare nuove tecniche o raffinare lo stile con i corsi e le “uscite” che le scuole locali propongono, per tutti i livelli e specialità. Ma il più generoso di tutti è il fiume Sesia che regala emozioni a non finire, con i suoi tratti ideali per la pratica di tutti gli sport fluviali, canyoning, rafting, hydrospeed, kayak e tubing, e per gli appassionati della pesca sportiva, che non potranno resistere alle tentazioni della ricchezza e della purezza di queste acque. Anche per quel che riguarda la stagione invernale, la Valsesia offre opportunità uniche grazie alle sue cime che superano i 4000 mt, ai valloni innevati e ai panorami meravigliosi. Primo tra tutti gli sport invernali lo sci alpino. Grazie al collegamento con la Valle d’Aosta, Monterosa Ski risulta essere uno dei più grandi comprensori di tutta Europa, con i suoi 180 km di piste. Altra stazione sciistica di media valle si trova all’Alpe di Mera: offre piste adatte a tutta la famiglia con uno splendido panorama sul Monte Rosa. Alagna è conosciuta in tutto il mondo per i suoi percorsi “freeride” mozzafiato, grazie alle decine di chilometri da percorrere in fuoripista, lungo spazi incontaminati all’interno del Parco Naturale Alta Valsesia. Una nota merita l’Ice Rosa Ring di Riva Valdobbia, un nuovo autodromo su ghiaccio, teatro di gare entusiasmanti su quattro ruote, scuola di guida sicura per chi non vuole farsi cogliere impreparato al volante e per divertirsi in go-kart anche in notturna.

 

Usi e costumi: quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente impedibili?

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Sicuramente l’evento più conosciuto è l’Alpaà, che si svolge a Varallo dalla seconda settimana di Luglio. E’ una mostra mercato con esposizioni di attività commerciali, artigianali, industriali e di rassegna delle Pro Loco, Enti e Associazioni Valsesiane. La manifestazione offre inoltre momenti dedicati all’arte e alla cultura, nonché la possibilità di assistere gratuitamente agli spettacoli e ai concerti tenuti da nomi importanti del panorama musicale italiano nello splendido scenario di Piazza Vittorio Emanuele. Altro evento di grande importanza è la Festa dell’Uva di Gattinara, che si svolge nel mese di Settembre. Dà la possibilità di conoscere alle migliaia di visitatori le bellezze del territorio e le sue eccellenze, primo fra tutti il “Gattinara D.O.C.G.”, con un fitto programma di eventi, che animano le vie della città e le numerose Taverne allestite per l’occasione. Tipiche del territorio valsesiano sono le fiere del bestiame, raduni di mandrie con esposizione al pubblico, che si svolgono tra la primavera e l’autunno nei paesi di Campertogno, Quarona, Scopello, Isolella, Fobello,  Rimella e Doccio. Anche Alagna ospita diverse manifestazioni tradizionali. La Festa delle Guide, nel mese di Giugno, è una giornata di celebrazione, dove le Guide Alpine del paese sfilano per le vie e propongono varie dimostrazioni, tra cui la scalata al campanile della Chiesa. Il Rosario Fiorito si svolge la prima domenica di ottobre, ed è un’ antica processione religiosa  devozionale  a suffragio dei morti, di origine Walser.

 

Pic-nic: quali sono le specialità da gustare solo e soltanto nelle trattorie tipiche?

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La Valsesia propone diversi prodotti tipici, nati dalle antiche tradizioni agricole che negli anni sono arrivate fino ai giorni nostri. La toma prima su tutte: è un formaggio vaccino prodotto negli alpeggi, che può variare di stagionatura. Tipiche di questa valle sono le miacce, semplici cialde, sottilissime e croccanti, da gustare con il miele, il gorgonzola, la marmellata, i salumi la nutella ma soprattutto con la toma valsesiana. Proprio il fiume Sesia ci regala uno dei piatti più saporiti: la trota. Solitamente viene cucinata nel burro, che ne esalta al massimo il sapore. Come da tradizione montana, sono diversi i piatti a base di polenta, servita con formaggio e burro (concia), con selvaggina (cinghiale, cervo, capriolo, camoscio) o con cipolle, pomodoro e formaggio (rugasch). In ultimo ricordiamo alcuni piatti della tradizione Walser, come l’Uberlekke (piatto a base di diversi tipi di carne bollita), la Wallisschuppa (una zuppa a base di brodo, cipolla, pancetta e pane di segale) e la Bergturta (una torta salata a base di toma, mele speck e cipolle, avvolta nella pasta sfoglia). Tutti questi piatti possono essere accompagnati da uno dei molti rinomati vini prodotti sulle colline di Gattinara.

 

Ultima offerta: una particolarità che nessun’ altra regione può vantare?

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Alagna è conosciuta a livello europeo come “Freeride Paradise”, appellativo guadagnato grazie all’unicità e alla spettacolarità dei percorsi di fuori pista che offre il territorio, a detta dei più esperti, tra i migliori a livello mondiale. La Valsesia nel periodo estivo è nota come “Valle più verde d’Italia” grazie all’abbondante vegetazione a tratti selvaggia e incontaminata. Non dimentichiamo che proprio qui sorge il Parco Naturale Alta Valsesia, ad oggi il parco naturale più alto d’Europa, che si estende dai 900 ai 4559 metri. Inoltre sul territorio sono presenti ben due siti tutelati dall’UNESCO: il Sacro Monte di Varallo, il più antico del nord Italia, e il Sesia Valgrande Geopark che include l’area del Supervulcano della Valsesia, un vulcano risalente a 290 milioni di anni fa, collassato su se stesso.

Vi è piaciuta la Valsesia, la valle più verde d’Italia? Noi ci auguriamo di sì, e che vi venga voglia di visitarla. Lasciate un commento o un vostro racconto su un viaggio che avete fatto in Valsesia o nei dintorni di Vercelli sulle nostre pagine Facebook, Twitter o Google+ …vi aspettiamo!

 

 

 

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