Viaggio a Marettimo e al Museo del Mare

In questo articolo abbiamo l’occasione di accompagnarvi in un posto speciale, dalla storia antica e dalle preziose tradizioni marinare, una natura incontaminata e unica nel suo genere e un museo particolare che racconta tutte queste cose custodendo preziosi ricordi del passato. Parliamo dell’isola di Marettimo, nell’arcipelago delle Egadi, in Sicilia, una delle isole più antiche di tutta la penisola. Per raccontarci la storia di quest’isola abbiamo un ospite speciale: si tratta di Vito Vaccaro, Presidente dell’associazione C.S.R.T. “Marettimo”, che organizza e gestisce il Museo del Mare delle Attività e Tradizioni Marinare e dell’Emigrazione per la promozione e la tutela della cultura marettimana.

marettimo

 

Cos’è Marettimo?

Viaggio a Marettimo e al Museo del Mare
Foto: Vito Vaccaro

Marettimo è l’isola più alta e verde dell’arcipelago delle Egadi. Separata dalla terraferma circa circa 600.000 anni fa, prima di tutte le altre isole della Sicilia, la sua lunghissima storia ha prodotto una flora e una fauna che hanno mantenuto nel tempo particolarità uniche come i barranchi, i caratteristici strapiombi sul mare, sul versante occidentale dell’Isola. In virtù del loro colore rossastro, specialmente al tramonto, è stato facile soprannominare i barranchi le “Dolomiti sul Mare”.

 

Qual è la storia dell’isola?

Viaggio a Marettimo e al Museo del Mare
Foto: Vito Vaccaro

Chiamata “Isola Sacra” in antichità, la storia marettimara è multiforme e ricca di eventi, condizionati dalla particolare posizione geografica, rendendola di fatto centro di un crocevia obbligato e necessario nel cuore di una delle più importanti vie commerciali del Mediterraneo. Tutto il traffico e i continui passaggi sull’isola hanno creato nel tempo un’esotica fusione e confusione di culture: ogni popolo passato da qui ha lasciato la sua impronta nell’architettura locale, nei metodi agricoli e di pesca, nei costumi, nel dialetto, nel cibo e persino nel paesaggio.

 

Come si arriva a Marettimo e quali sono i parcheggi piú comodi a Trapani per l’auto?

Viaggio a Marettimo e al Museo del Mare
Foto: Vito Vaccaro

Si può arrivare all’isola di Marettimo atterrando presso l’aeroporto di Punta Raisi “Falcone Borsellino” a Palermo o all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi e raggiungendo il porto di Trapani da cui è possibile imbarcarsi sugli aliscafi per le Isola Egadi. Il tempo di percorrenza in aliscafo, da entrambi i porti, è poco di più di un’ora; mentre in traghetto l’isola si raggiunge con due ore e mezzo di navigazione. Nel periodo estivo, gli aliscafi partono anche da Marsala.  

Importante: sull’isola di Marettimo ci si sposta a piedi. È vietato circolare con l’auto, tranne per le attività commerciali autorizzate. Qualora si avesse la necessità di arrivare sull’isola con un mezzo proprio è possibile imbarcarsi sulla nave-traghetto e una volta sbarcati parcheggiare il veicolo nei luoghi adibiti alla sosta.

Nella maggior parte dei casi è raccomandato lasciare l’auto a Trapani: i parcheggi più vicini all’imbarco sono quello pubblico e gratuito di Piazzale Ilio, il quale gode anche di servizio navetta (anch’essa gratuita); e quello privato di Piazza Ciaccio Montalto: il parcheggio ha un costo di 12€ al giorno per le auto e 10€ per le moto.

 

Quali sono le sue attrazioni principali?

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Foto: Vito Vaccaro

L’offerta di Marettimo è molto particolare: non ci sono hotel o alberghi, ma un residence e diversi affittacamere, B&B, case vacanza e appartamenti in affitto. Le principali attività per chi approda sull’isola sono lo snorkeling, per osservare la ricca flora e fauna marina; e lo swimtrekking, per nuotate lunghe e di gruppo; i più esperti e brevettati possono inoltre cimentarsi nelle imperdibili immersioni subacquee con autorespiratori, per ammirare  i fondali  più belli del Mediterraneo. Un’altra attività particolarmente indicata è il trekking, per ammirare i paesaggi marettimani, caratterizzati dalla tipica macchia mediterranea, le scogliere a picco sul mare e le vette più alte dell’isola: una full immersion nella natura selvaggia, ripercorrendo le tracce dell’uomo marettimano e delle testimonianze che ha lasciato al suo passaggio. Durante il periodo delle migrazioni l’isola è anche meta di appassionati di birdwatching. Un soggiorno a Marettimo non può che essere all’insegna della natura, dello sport e dell’aria aperta.

 

Quali sono gli eventi imperdibili dell’isola?

Viaggio a Marettimo e al Museo del Mare
Foto: Vito Vaccaro

A Marettimo il 19 marzo si festeggia San Giuseppe, Patrono dell’isola. È l’occasione più importante per manifestare il forte senso di appartenenza e di attaccamento alle tradizioni isolane. La sera del 18 tutti assistono al rito della Duminiara, durante il quale si fanno ardere tre cumuli di fascine di legna. L’indomani, nella piazza principale, si allestisce un palco addobbato con ramoscelli di mirto per  il rito dell’Alloggiate e l’Ammitata dei Santi, il tradizionale pranzo preparato per la Sacra Famiglia.

In estate si organizza la processione in mare  della Madonna del Rotolo. La statua che viene portata in processione il 15 Agosto è una riproduzione di Maria Santissima di Trapani, custodita dentro la cappella detta “del Rotolo”. Caratteristica è la processione in mare su una barca seguita da un  corteo di imbarcazioni, locali e non, che partono dallo Scalo Nuovo e arrivano allo Scalo Vecchio.

 

Cos’è il Museo del Mare di Marettimo e qual è la sua missione?

Foto: Vito Vaccaro
Foto: Vito Vaccaro

La fondazione del Museo del Mare è nata dall’esigenza di tutelare e valorizzaziore la memoria della comunità di Marettimo, per contrastare la graduale scomparsa dell’attività tradizionale della pesca, che ha portato i pescatori marettimani a girare il mondo, dal Portogallo alla California fino alle gelide acque dell’Alaska, per praticare “l’arte del pescare”.

Nel  Museo del Mare delle Attività e Tradizioni Marinare e dell’Emigrazione sono custodite le memorie di questa gente di mare. I reperti, le foto, gli articoli, le pubblicazioni e i documentari raccontano “l’arte del pescare” e l’epopea di chi, tra la fine del 1800 e i primi del 1900, cominciò a emigrare per “terre assai luntane”, lungo la rotta del pesce, nel Nord Africa, in Portogallo fino ad arrivare in America, dove ancora oggi sopravvivono usanze e tradizioni dell’isola di origine. Una storia avventurosa che ha portato questi “pionieri” siciliani a navigare fino all’Alaska per la mitica pesca del salmone.

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Ringraziamo Vito Vaccaro e l’associazione C.S.R.T. “Marettimo” per l’ospitalità e le preziose informazioni sulla bellissima Marettimo. Condividete con noi le vostre impressioni e i vostri ricordi di viaggio sulle nostre pagine Facebook, Twitter e Google+ e fate un salto su Noleggioauto.it, per organizzare il vostro prossimo itinerario… vi aspettiamo!

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