Viaggio in Valtellina, seguendo il corso dell’Adda

Viaggio in Valtellina, seguendo il corso dell'Adda

In questo articolo, vi proponiamo un percorso alla scoperta della Valtellina, risalendo verso le sorgenti del fiume Adda, il quarto fiume italiano, partendo dalle sponde del Lago di Como. Un viaggio che vi consentirà di fuggire dalla quotidianità cittadina e di ritrovare gli spazi e il tempo per un soggiorno all’insegna del benessere fisico all’aria aperta – e della scoperta di un mondo antico conservato con amore e attenzione.

Morbegno

Dalla superstrada Lecco-Colico si procede seguendo per Delebio, dove l’Adda forme due grandi anse, infine raggiungere la località di Morbegno, sul lato sinistro del fiume. Morbegno è una cittadina di origine medievali che guadagnò una certa rilevanza nel XVI secolo come punto di riferimento degli spostamenti tra la Repubblica di Venezia e il nord Italia. Da non perdere, il santuario dell’Assunta o di San Lorenzo. Edificato a partire dal 1418, all’ interno del santuario sarà possibile ammirare affreschi straordinari e una grandiosa ancona di legno dorato sull’altare maggiore. In paese, attraversando il ponte di Ganda sull’Adda risalente al ‘700, si accede al centro storico, dove visitare la collegiata di San Giovanni Battista, fondata nel ‘500 e ricostruita in stile barocco.

La Val Malenco

Lungo l’itinerario verso le sorgenti dell’Adda, è consigliabile una deviazione in Valmalenco, dove si estraeva e si lavorava la pietra cosiddetta ollare – e dove sarà anche possibili affrontare alcuni itinerari escursionistici. Sarà possibile raggiungere e visitare un vecchio tornio idraulico tuttora funzionante e godere di una vista spettacolare su tutta la Valle e le Alpi Orobie. Nella borgata di Ove, è possibile ammirare i luoghi dei cavatori di pietre, che venivano ospitati nei mesi invernali. Durante le altre stagioni, invece, c’erano i cosiddetti “laveggiai” che realizzavano i tradizionali lavécc, pentole e casseruole, sfruttando l’energia delle piene dei torrenti.

Sondrio

Siamo a metà del nostro itinerario. A questa altezza del fiume è possibile seguire il corso del fiume anche a bordo di una bicicletta, seguendo il percorso delle piste ciclabili che da qui partono. A Sondrio si possono visitare piazza Garibaldi, con la Statua dell’Eroe dei Due Mondi e il palazzo Martinengo. Inoltre, partendo da Corso Italia è possibile arrivare piazza Campello, dov’è possibile ammirare il cinquecentesco Palazzo Pretorio, sede del Comune; e l’antistante Collegiata dei Ss Gervasio e Protasio, risalente al XII secolo e riedificata nel ‘700. Piazza Quadrivio, invece, è il cuore della città medievale, dov’è ospitata la novecentesca Villa Quadrio e da dove partono la via dell’Angelo Custode e il vicolo San Siro. Quest’ultimo permette di raggiungere  l’altura su cui sorge il cinquecentesco Castello Masegra, del XVI secolo.

Teglio e Tirano

Teglio, località dalle origini preromane e sede dell’Accademia del Pizzocchero, nata per tutelare e promuovere le specialità enogastronomiche della Valtellina. Di lì a poco si trova la val Poschiavo, dov’è consigliato di fermarsi per una visita a Tirano. Lì sarà possibile percorrere il Sentiero Valtellina, una pista ciclopedonale che si sviluppa lungo tutta la valle e che è abitualmente utilizzata da residenti e turisti, per godere di una rilassante passeggiata nel verde Nella frazione di Madonna di Tirano, invece, si trova custodito il Santuario della Beata Vergine, il più importante esempio di Rinascimento Valtellinese. Imperdibile la gita sul celebre Trenino Rosso del Bernina, che sale da 450 metri fino ai 2.253 del passo Bernina, per terminare la sua spettacolare corsa a quota 1850, a St Moritz.

Grosio e Bormio

Lungo il corso dell’Adda incontriamo, a questo punto, l’antico borgo di Grosio, noto per le famose incisioni rupestri d’età preistorica, e custodite all’interno di un parco gratuito al pubblico. A esso adiacente, si ergono le rovine merlate del Trecentesco Castello Nuovo o dei Visconti Venosta, che domina la valle dall’alto in maniera assolutamente scenografica. Proseguendo per Sondalo, dove fare un salto presso la parrocchiale di Santa Marta del duecento e la chiesa della Prepositura, si arriva alle porte del Parco Nazionale dello Stelvio, a Bormio. La località ha saputo conservare il suo antico impianto urbanistico caratteristico di un villaggio alpino. Nel centro storico sarà possibile entrare nella chiesetta di San Vitale e nella seicentesca chiesa barocca di S. Ignazio. In piazza Kuerc, un tempo, si amministrava la giustizia e si tenevano le assemblee del popolo; mentre in via Buon Consiglio si trovano il palazzo municipale con la biblioteca e il museo civico.

Le sorgenti

Proseguendo a nord-ovest di Bormio si raggiungono finalmente le sorgenti dell’Adda. Il fiume nasce in prossimità dei due laghi artificiali di Cancano; raggiungibili, nel periodo in cui l’accesso alla strada è vietato ai veicoli privati, con i bus navetta appositamente predisposti o con i pullman di linea. La strada che sale ai laghi conduce anche alle cosiddette Torri di Fraele. Attestate già nel XIV secolo, queste torri facevano parte di un sistema di avvistamento al fine di controllare i movimenti di merci e truppe lungo la via che collegava Venezia con il Tirolo. Superata la stretta gola dominata dalle torri si arriva al bacino naturale del Lago delle Scale e alla diga del lago di Cancano. Da qui può proseguire, a piedi in bici, per fare il giro del Lago di San Giacomo e seguire le indicazioni per la Valle Alpisella, per arrivare finalmente alle sorgenti del fiume Adda, e godere di un’oasi di pace immersa nel verde.


Vi abbiamo accompagnato in un viaggio alla scoperta della Valtellina, risalendo il fiume Adda.

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