#Italiaontheroad: Il Villaggio Bizantino di Vallone Canalotto

Questa settimana #Italiaontheroad, l’iniziativa per la promozione del territorio italiano di Noleggioauto.it, si addentra nella Sicilia più profonda, fino al  Villaggio Bizantino di Vallone Canalotto, raggiungibile da Enna tramite la Statale 290. Una zona della Sicilia forse ancora poco conosciuta rispetto a quella costiera, ma incredibilmente interessante sia da un punto di vista naturale che da quello storico-artistico. A guidarci un’ospite d’eccezione, che da anni si impegna nella valorizzazione del territorio: l’associazione culturale Hisn al-Giran (facebook, instagram) che si occupa di promuovere e valorizzare il territorio xibetano, attraverso escursioni ed eventi culturali.

La vostra associazione svolge un’importante attività sul territorio, parlatecene un po’.

Hisn al-Giran è un’associazione culturale che nasce a Calascibetta nel luglio del 2011, dall’intento comune di giovani laureati, liberi professionisti e studenti universitari, di promuovere e valorizzare il territorio xibetano, attraverso escursioni, eventi culturali e azioni di tutela. La nostra attenzione è stata volta, fin dall’inizio, e in particolar modo, alla tutela, manutenzione e valorizzazione del Villaggio Bizantino di Vallone Canalotto, sito del Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark e luogo di elevato interesse storico, archeologico e naturalistico, di cui gestiamo l’area di proprietà del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale.

Dal giugno 2012, infatti, in convenzione con lo stesso dipartimento, ci prendiamo cura, in forma volontaria, della manutenzione e pulizia di sentieri, viali tagliafuoco, aree sosta, punti di interesse, area parcheggio e servizi igienici. Nel settembre dello stesso anno, abbiamo provveduto, inoltre, ad un primo intervento sull’intera area archeologica, dotandola di pannelli didattici e segnaletica, al fine di agevolarne la fruizione. Qui al Villaggio bizantino, ci occupiamo anche dell’accoglienza ai visitatori e organizziamo escursioni archeo-naturalistiche giornaliere, alla scoperta di uno straordinario patrimonio storico, antropologico e ambientale. Escursioni che possono essere effettuate in lingua italiana, inglese e francese, e su prenotazione anche in lingua tedesca, cinese, russa, e in LIS, grazie al supporto di un assistente alla comunicazione.

Presso il nostro info point, punto di riferimento per chi visita il sito archeologico, oltre a ricevere informazioni sulle bellezze del territorio, è possibile acquistare i souvenirs realizzati dai membri dell’associazione e da artigiani e produttori locali. Hisn al-Giran, grazie alle guide ambientali escursionistiche presenti in associazione, organizza, inoltre, visite didattiche per scolaresche, tour gastronomici ed escursioni in altre aree archeologiche e naturalistiche di grande fascino, come la Riserva Naturale Orientata di Monte Altesina, il Bosco di Monte Gaspa e la necropoli protostorica di Realmese.

Calascibetta e dintorni on the road: cosa è assolutamente vietato perdersi una volta saliti in macchina?

Calascibetta, nonostante sia una piccola città, è custode di un interessante patrimonio artistico, archeologico, naturalistico e paesaggistico. In centro storico, da non perdere gli affreschi della Chiesa di S. Antonio Abate, il Convento dei Cappuccini, custode de “L’Adorazione dei Magi” del Paladini, gli aggrottati di Via Carcere, la sontuosa Regia Cappella Palatina, le decorazioni in pietra di cutu (dal francese couteau) di palazzi nobiliari e abitazioni più modeste, la Torre Normanna, la luce del tramonto sugli edifici costruiti in pietra locale, gli stretti vicoli, testimoni del periodo arabo, e gli sconfinati paesaggi che si godono da Piazza Soccorso, Piazzetta S. Lucia, Piazza S. Pietro e Piazza On. Giuseppe D’Angelo. Fuori dal centro abitato, siti archeologici come il Villaggio bizantino e la Necropoli di Realmese, sono senza dubbio un must, inoltre, ci si può piacevolmente “perdere” nello straordinario contesto naturalistico e paesaggistico della Riserva Naturale Orientata di Monte Altesina, fare attività di sci nautico e canoa al Lago Nicoletti, o semplicemente rilassarsi sulle sue rive, o ancora, visitare le vicine Enna, Leonforte o Assoro, città ricche di storia e opere d’arte.

Se non ora quando?: i migliori periodi dell’anno per visitare il territorio xibetano e la vostra riserva

I colori della primavera, sono indubbiamente l’abito migliore di questo territorio: si apprezzano i verdi campi di grano e le colline, le Madonie e l’Etna ancora imbiancati, all’orizzonte, le immense distese fiorite. Tuttavia, temperature mai estreme, rendono questi luoghi piacevolmente fruibili durante tutto l’arco dell’anno. Lo stesso si può dire del Villaggio bizantino: la primavera dona al sito sfumature di colore inedite, quando i verdi campi della Valle del Morello contrastano piacevolmente con l’azzurro del lago omonimo e l’area si riempie dei tanti profumi e colori di piante e fiori. Anche le altre stagioni donano interessanti sfumature a tutta l’area archeologica (il foliage autunnale del Vallone Canalotto, i vicini campi ingialliti in estate), gli unici mesi dell’anno che sconsigliamo, se la stagione è particolarmente torrida, sono luglio e agosto.

Consigli dell’esperto: un tesoro nascosto che purtroppo solo i locali conoscono!

Tanti sono i siti archeologici del territorio xibetano non valorizzati, uno su tutti, il più interessante anche dal punto di vista naturalistico, è il Vallone Calcarella, purtroppo non segnalato e quindi difficilmente raggiungibile. Altro luogo non segnalato, ma estremamente interessante e più facilmente raggiungibile, è la collina delle Tre Croci, a pochi passi dalla città. Questa, oltre ad essere caratterizzata da sepolture di diversi periodi storici, le più antiche delle quali risalenti all’Età del Bronzo Antico, custodisce un altare sacrificale interamente scavato nella roccia. Il nome del luogo, è legato alla presenza di tre grandi croci in locale pietra di cutu, costruite in cima alla collina (a simboleggiare il Golgotha), e rivolte verso la città. Da qui, soprattutto al tramonto, si gode una splendida ed inedita vista su Calascibetta.

Usi e costumi: quali feste tradizionali o sagre sono assolutamente imperdibili in zona?

Molto particolare è la festa in onore di Maria SS. del Buon Riposo, che si svolge nell’omonima contrada, nell’area adiacente al santuario dedicato alla Vergine. Qui, la prima domenica e lunedì di settembre (ma in realtà si inizia a far festa già il lunedì precedente), si svolge una sentita festa campestre, tra falò, stand, giochi, esibizioni di gruppi folk, vino e buon cibo. In quei giorni, infatti, si svolge anche la sagra della salsiccia e a ognuno è permesso di accendere il proprio fuocherello e imbastire una grigliata. La festa è il risultato dell’unione di usi cristiani e berberi: alle celebrazioni religiose, e alla suddetta sagra, si affiancano, infatti, giochi e gare di tradizione islamica, in particolare il Palio dei Berberi (durante il quale i cavalli sono cavalcati “a pelo”, ovvero senza sella), o a’ntinna (l’albero della cuccagna), la corsa dei sacchi e la rottura delle pignatte. Molto sentite sono anche le celebrazioni del periodo natalizio, con la rappresentazione di un suggestivo presepe vivente allestito nelle grotte del centro storico, e quello pasquale, con una drammatica Via Crucis, e il successivo e felice momento del cosiddetto ‘Ncuntru, ovvero, l’incontro tra Cristo e Maria nel giorno della Resurrezione. Molto suggestiva anche la Settimana Santo nella vicina Enna, con una Via Crucis segnalata tra le più belle d’Europa.

Pic-nic: specialità da gustare solo e soltanto nelle trattorie tipiche

Da gustare immancabilmente, il Piacentino, formaggio di pecora dal tipico colore giallo-oro donato dalla presenza dello zafferano e dal gusto davvero unico, lo sgrinfiato, dolce tipico di Calascibetta dalla particolare forma romboidale, fatto con mandorle tostate e cannella, e la pasta ccò maccu, sorta di crema di fave fresche e finocchietto selvatico.

Ultima offerta: perché i nostri clienti dovrebbero venire a trovarvi?

Visitare il Villaggio bizantino di Vallone Canalotto, è un’esperienza sensoriale unica. Qui dove il tempo sembra essersi fermato, dove noi narriamo delle nostre radici, storie incise nella roccia dai popoli che vi si sono succeduti, dove raccontiamo la natura che ci circonda, sentendoci e facendo sentire i visitatori in simbiosi con essa. Camminare per i sentieri del villaggio, è un climax di stupore. È un luogo, questo, che si svela, centellinando una sorpresa dopo l’altra. Villaggio bizantino, ma non solo… Venire da queste parti, significa tornare a respirare una quiete inedita, a rivivere una dimensione “umana”… Perdersi con lo sguardo negli sconfinati paesaggi, è forse il modo di ritrovare sé stessi, di dialogare con sé stessi. Passeggiare per i vicoli silenziosi della città, per poi trovarsi all’improvviso al cospetto di vasti panorami e suggestive opere d’arte, è certamente un’esperienza da vivere.

 

Contatti Hisn al-Giran

www.villaggiobizantino.it

[email protected]

Tel: +39 328 37 48 553 +39 320 64 64 501


Ringraziamo il Villaggio Bizantino per averci raccontato la loro splendida città.

Ci vediamo su Noleggioauto.it per organizzare il vostro prossimo viaggio in Sicilia!

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